Notizie
Palio di Ferrara: la Lav Diffida il Sindaco
Ad un anno di distanza dai tragici avvenimenti dell’edizione 2006 del Palio di Ferrara, che videro la morte di due cavalli e il grave ferimento di un terzo, nonché aspri scontri tra le contrade, alla vigilia dello svolgimento della nuova edizione della manifestazione, prevista per domenica 27 maggio, la LAV ha diffidato il Sindaco di Ferrara Gaetano Sateriale e tutte le autorità preposte per legge a vegliare e adottare ogni opportuno provvedimento al fine del corretto svolgimento della gara.
Al Sindaco la LAV ricorda come sia necessario che la manifestazione si svolga nel rispetto della salute degli equidi coinvolti, e che, qualora se ne presenti la necessità, venga revocato qualsiasi provvedimento autorizzativo precedentemente adottato; la LAV chiede comunque a tutte le Autorità preposte di vegliare sull’adeguata copertura del percorso stradale, sull’apposizione delle previste protezioni laterali e sulla corretta detenzione degli animali utilizzati, accertandone lo stato di salute e l’idoneità all’impiego nella manifestazione, escludendo qualsiasi comportamento che possa loro nuocere.
Per gli incidenti del maggio scorso La LAV, già nell’estate 2006, ha intentato causa civile contro l’Ente Palio Città di Ferrara, allo scopo di inibire allo stesso Ente ogni attività di organizzazione e direzione della manifestazione per il futuro. In via alternativa la LAV aveva richiesto la corresponsione di somme da impiegare in attività meritorie per gli equidi maltrattati e in subordine, infine, l’accertamento delle responsabilità dedotte tramite la pubblicazione di apposita sentenza.
La posizione della LAV nelle parole del suo Presidente, Gianluca Felicetti:”Per noi la logica e inevitabile conseguenza di quanto accaduto nell’edizione 2006 sarebbe stata l’abolizione dell’impiego di equidi nel Palio, una manifestazione estremamente pericolosa per gli animali, non priva di rischi nemmeno per partecipanti e spettatori, come si è potuto vedere l’anno scorso. Dal momento che però non si sono tratte le dovute conseguenze, siamo a ricordare alle autorità competenti le loro precise responsabilità dovute per legge e che la nostra associazione si riserva di intervenire con ogni azione che riterrà opportuna a tutela degli equidi”.
La LAV ricorda peraltro come in Emilia Romagna sia vigente la legge regionale 5/2005 “Norme a tutela del benessere animale”, la cui recentissima delibera attuativa (n. 647/07, allegato C) prevede norme rigidissime sulle gare di equidi e altri ungulati, soprattutto in merito al fondo del campo di gara e ai controlli sanitari da svolgere prima e dopo la competizione.
Conclude Annamaria Pisapia, coordinatrice regionale LAV per l’Emilia Romagna: “Come LAV ci battiamo oramai da trent’anni per l’abolizione di questo genere di spettacoli, che, anche in altre parti di Italia, in nome della “tradizione” registrano troppo spesso il verificarsi di incidenti, spesso mortali, per uno o più animali. Chi ritiene la “tradizione” un valore necessariamente positivo non considera che nella storia umana ne hanno fatto parte per secoli anche fenomeni esecrabili quali lo schiavismo e il denegato diritto di voto alle donne. Oramai la sensibilità sociale nei confronti degli animali si è evoluta e prova ne costituisce la sempre più numerosa legislazione a loro tutela. Ci auguriamo pertanto che in un futuro molto prossimo anche una manifestazione come il Palio di Ferrara si metta al passo con i tempi e rinunci alla gara dei cavalli sostituendola con una competizione tutta umana e rispettosa dei diritti di tutti i viventi”.
Al Sindaco la LAV ricorda come sia necessario che la manifestazione si svolga nel rispetto della salute degli equidi coinvolti, e che, qualora se ne presenti la necessità, venga revocato qualsiasi provvedimento autorizzativo precedentemente adottato; la LAV chiede comunque a tutte le Autorità preposte di vegliare sull’adeguata copertura del percorso stradale, sull’apposizione delle previste protezioni laterali e sulla corretta detenzione degli animali utilizzati, accertandone lo stato di salute e l’idoneità all’impiego nella manifestazione, escludendo qualsiasi comportamento che possa loro nuocere.
Per gli incidenti del maggio scorso La LAV, già nell’estate 2006, ha intentato causa civile contro l’Ente Palio Città di Ferrara, allo scopo di inibire allo stesso Ente ogni attività di organizzazione e direzione della manifestazione per il futuro. In via alternativa la LAV aveva richiesto la corresponsione di somme da impiegare in attività meritorie per gli equidi maltrattati e in subordine, infine, l’accertamento delle responsabilità dedotte tramite la pubblicazione di apposita sentenza.
La posizione della LAV nelle parole del suo Presidente, Gianluca Felicetti:”Per noi la logica e inevitabile conseguenza di quanto accaduto nell’edizione 2006 sarebbe stata l’abolizione dell’impiego di equidi nel Palio, una manifestazione estremamente pericolosa per gli animali, non priva di rischi nemmeno per partecipanti e spettatori, come si è potuto vedere l’anno scorso. Dal momento che però non si sono tratte le dovute conseguenze, siamo a ricordare alle autorità competenti le loro precise responsabilità dovute per legge e che la nostra associazione si riserva di intervenire con ogni azione che riterrà opportuna a tutela degli equidi”.
La LAV ricorda peraltro come in Emilia Romagna sia vigente la legge regionale 5/2005 “Norme a tutela del benessere animale”, la cui recentissima delibera attuativa (n. 647/07, allegato C) prevede norme rigidissime sulle gare di equidi e altri ungulati, soprattutto in merito al fondo del campo di gara e ai controlli sanitari da svolgere prima e dopo la competizione.
Conclude Annamaria Pisapia, coordinatrice regionale LAV per l’Emilia Romagna: “Come LAV ci battiamo oramai da trent’anni per l’abolizione di questo genere di spettacoli, che, anche in altre parti di Italia, in nome della “tradizione” registrano troppo spesso il verificarsi di incidenti, spesso mortali, per uno o più animali. Chi ritiene la “tradizione” un valore necessariamente positivo non considera che nella storia umana ne hanno fatto parte per secoli anche fenomeni esecrabili quali lo schiavismo e il denegato diritto di voto alle donne. Oramai la sensibilità sociale nei confronti degli animali si è evoluta e prova ne costituisce la sempre più numerosa legislazione a loro tutela. Ci auguriamo pertanto che in un futuro molto prossimo anche una manifestazione come il Palio di Ferrara si metta al passo con i tempi e rinunci alla gara dei cavalli sostituendola con una competizione tutta umana e rispettosa dei diritti di tutti i viventi”.