Ha assunto i contorni di una spietata esecuzione la strage compiuta questa mattina a Karachi (capitale economica del Pakistan) nei locali di una organizzazione umanitaria cristiana, l’Istituto per la pace e la giustizia. La polizia locale ha infatti reso noto che gli aggressori hanno ucciso a sangue freddo. Dopo avere fatto irruzione nella sede della ong hanno immobilizzato i presenti, legandoli e imbavagliandoli con del nastro adesivo, quindi hanno sparato un colpo alla testa di ciascuno di loro. Il numero dei morti, fra l’altro, è salito a 7, mentre un’altra persona è ricoverata in ospedale ma versa in condizioni disperate. Contrariamente a quanto era parso in un primo momento, tutte le vittime sarebbero cristiane. L’azione terroristica, che è la quinta contro obiettivi cristiani negli ultimi dodici mesi, è per il momento avvolta nel mistero. Nessuno ha rivendicato l’attacco e non è neppure sicuro il numero degli attentatori. Un testimone sostiene che sarebbero stati due. L’Istituto per la pace e la giustizia opera da circa trent’anni a Karachi, dove è impegnato fra l’altro nella difesa dei diritti umani e in particolare nella promozione di quelli dei lavoratori del settore tessile.