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Osteoporosi: Vitamina d agli Anziani per Evitare Fratture
La vitamina D potrebbe essere la chiave per evitare gli effetti nefasti dell'osteoporosi, ovvero le fratture multiple, spesso invalidanti per i soggetti anziani. A tal proposito potrebbe essere utile fornire agli anziani due fialette di vitamina D3 in occasione della vaccinazione antinfluenzale. La vitamina D3 assunta in tali dosi non presenta alcuna controindicazione, ma agisce ostacolando la comparsa di calcificazioni arteriose e addirittura diminuendo il rischio di arteriosclerosi. Inoltre riduce il rischio di calcolosi renale e, se assunta nelle dosi prescritte ( 300.000 UI per due giorni consecutivi) non comporta nessun rischio di intossicazione per l'organismo.
L'effetto più importante, però, è quello sulle ossa: il suo utilizzo decrementa l'incidenza di fratture del 22%.
Il dato è quanto mai interessante, visto che il 92% degli anziani sani in Italia è affetto da ipovitaminosi D severa. Si calcola che una donna ogni 2 e un uomo ogni 8 sopra i 50 anni avrà una frattura da fragilità ossea nel resto della sua esistenza. Le conseguenze sono molto pesanti: una frattura al femore porta alla morte nel 15,20% dei casi, mentre metà dei pazienti avranno come conseguenza una disabilità motoria. Gli esperti calcolano che nei prossimi 50 anni il numero delle persone affette da osteoporosi sarà il doppio dell’attuale, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e di altri fattori negativi come la scarsa attività fisica, l’ecceso di proteine nella dieta, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol.
L'effetto più importante, però, è quello sulle ossa: il suo utilizzo decrementa l'incidenza di fratture del 22%.
Il dato è quanto mai interessante, visto che il 92% degli anziani sani in Italia è affetto da ipovitaminosi D severa. Si calcola che una donna ogni 2 e un uomo ogni 8 sopra i 50 anni avrà una frattura da fragilità ossea nel resto della sua esistenza. Le conseguenze sono molto pesanti: una frattura al femore porta alla morte nel 15,20% dei casi, mentre metà dei pazienti avranno come conseguenza una disabilità motoria. Gli esperti calcolano che nei prossimi 50 anni il numero delle persone affette da osteoporosi sarà il doppio dell’attuale, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e di altri fattori negativi come la scarsa attività fisica, l’ecceso di proteine nella dieta, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcol.


