gio, 18 dicembre 2025

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Onu: Operatori dei Campi di Accoglienza in Africa Accusati di Richieste Sessuali in Cambio di Cibo

E' emerso un dossier esplosivo per l'immagine delle Nazioni Unite e degli operatori sociali che si dedicano all'assistenza ai profughi. L'accusa dice: sesso in cambio di cibo. La denuncia, basata su centinaia di racconti e testimonianze, è delle più infamanti: sesso con bambini poveri e senza casa, con ragazze minorenni in cambio di accoglienza nelle tendopoli, per una scodella di riso, una scatola di medicine.
Il rapporto, compilato dalle stesse Unhcr e "Save the Children" dopo i primi casi segnalati, chiama in causa almeno 70 operatori umanitari di 40 organizzazioni internazionali. Sotto accusa anche alcuni caschi blu della forza di pace per il Sierra Leone (Unamsil).
Kofi Annan, segretario generale dell'Onu che ha ricevuto qualche mese fa il premio Nobel per la pace, ha inviato una nota: "Sono sconvolto, turbato. Ho ordinato un'indagine immediata per trovare riscontri alle accuse e prendere energici provvedimenti". In Liberia, Sierra Leone e Guinea ci sono migliaia di profughi che vivono in condizioni disperate a causa dei conflitti civili che vanno avanti da dodici anni. "Cibo, medicine, coperte, tende: sono tutte merci che sono state usate in cambio di prestazioni sessuali" ha confermato Jane Gibril, di "Save the Children" in Liberia.
Il rapporto è una carrellata di testimonianze senza appello per gli operatori umanitari. Tutte le giovani vittime raccontano di non aver avuto scelta: il loro diritto all'assistenza è stato ignorato. Un piccolo rifugiato del Sierra Leone: "Volevano da noi amore per darci qualche centesimo di dollaro". Un'adolescente della Liberia: "Mi sono trovata in trappola: avevo fame, dovevo dare il mio corpo". Una mamma, sempre della Liberia: "Mi sono vestita per bene e sono andata dove sapevo che avrei trovato i funzionari. Ho fatto sesso con loro per ottenere un po' di farina, qualche medicina". Una ragazza della Guinea è rimasta incinta: "Quando mio figlio è nato sono stata cacciata dal campo profughi". In una delle tendopoli - è scritto nel rapporto - la regola era: "Un razione di cibo per un momento di sesso". L'indagine ha anche appurato le cifre pagate dagli operatori: una ragazza liberiana ha ottenuto 10 centesimi di euro; in Guinea alcuni caschi blu avrebbero pagato 5 euro. In quasi tutti i casi - è ancora scritto - i rapporti sessuali sono avvenuti senza l'uso di preservativi.
"Si tratta di personale locale. Il controllo sul personale locale è sempre stato un problema nei campi profughi" è stato il commento di Ron Redmond, portavoce dell'agenzia Onu che ha annunciato il rafforzamento di una presenza femminile nelle strutture di accoglienza e l'inserimento di un funzionario a garanzia dei diritti umani e per eventuali denunce. Un mese fa, alcuni funzionari Onu di Nairobi, Kenya, erano stati indagati: avevano riscosso soldi dai rifugiati per aiutarli a lasciare l'Africa. Ma casi di abusi sessuali da parte di funzionari Onu sono già stati denunciati in Eritrea, Etiopia, Angola e Mozambico.

Scheda dettagli:

Data: 7 marzo 2002
Fonte/Casa Editrice: la Repubblica
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