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Obesità: all'Italia Costa 23 Miliardi all'Anno
Nei giorni scorsi si è aperto a Firenze il Congresso Nazionale di Chirurgia dell'Obesità che quest'anno affronta “Il problema dei risultati”. In Italia, su 5 milioni di obesi 800.000 sono affetti da obesità grave. Nel mondo industrializzato circa metà della popolazione è in sovrappeso e l'obesità rappresenta la seconda causa di morte prevenibile, dopo il fumo.
In Italia negli ultimi dieci anni la prevalenza dell'obesità è aumentata del 50 per cento soprattutto nei soggetti in età pediatrica e nelle classi socio-economiche più basse. Le spese socio-sanitarie dell'obesità in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui. La maggior parte dei costi (più del 60 per cento) è dovuta all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri, ad indicare quanto il sovrappeso e l'obesità siano i reali responsabili di una serie di gravi patologie associate quali problemi cardiovascolari, metabolici, osteoarticolari, tumorali e respiratori, che comportano una ridotta aspettativa di vita ed un notevole aggravio per il Sistema Sanitario Nazionale.
Ai costi diretti è necessario aggiungere i costi indiretti; infatti i pazienti obesi hanno spesso difficoltà a trovare un impiego o a mantenere buoni livelli di produttività: si riscontrano maggiore assenteismo, minore resa sul lavoro con conseguente discriminazione, maggiore frequenza di pensioni di disabilità e più elevati premi assicurativi. “Per tutti questi motivi - dichiara il Prof. Pietro Forestieri, Presidente della S.I.C.OB. - la lotta all'obesità ed alle malattie ad essa correlate deve rappresentare la priorità fondamentale per la salute pubblica.
In Italia negli ultimi dieci anni la prevalenza dell'obesità è aumentata del 50 per cento soprattutto nei soggetti in età pediatrica e nelle classi socio-economiche più basse. Le spese socio-sanitarie dell'obesità in Italia sono stimate in circa 23 miliardi di euro annui. La maggior parte dei costi (più del 60 per cento) è dovuta all'incremento della spesa farmaceutica e ai ricoveri ospedalieri, ad indicare quanto il sovrappeso e l'obesità siano i reali responsabili di una serie di gravi patologie associate quali problemi cardiovascolari, metabolici, osteoarticolari, tumorali e respiratori, che comportano una ridotta aspettativa di vita ed un notevole aggravio per il Sistema Sanitario Nazionale.
Ai costi diretti è necessario aggiungere i costi indiretti; infatti i pazienti obesi hanno spesso difficoltà a trovare un impiego o a mantenere buoni livelli di produttività: si riscontrano maggiore assenteismo, minore resa sul lavoro con conseguente discriminazione, maggiore frequenza di pensioni di disabilità e più elevati premi assicurativi. “Per tutti questi motivi - dichiara il Prof. Pietro Forestieri, Presidente della S.I.C.OB. - la lotta all'obesità ed alle malattie ad essa correlate deve rappresentare la priorità fondamentale per la salute pubblica.