Almeno 30 persone sono rimaste uccise nei sanguinosi scontri a sfondo etnico-religioso che nei giorni scorsi sono tornati a sconvolgere la Nigeria Centrale. Ancora una volta le violenze hanno visto contrapporsi da una parte i pastori dell'etnia fulani - una popolazione a maggioranza musulmana - e dall'altra abitanti locali cristiani. Secondo quanto ricostruito, un gruppo di fulani lunedi ha attaccato, per rappresaglia, il villaggio di Kassa nella zona di Barkin Ladi (Stato del Plateau). Secondo i musulmani, infatti, gli abitanti cristiani del piccolo borgo della Nigeria centrale, sarebbero i responsabili della morte, avvenuta nelle scorse settimane, di un capo villaggio fulani e dell'uccisione di buona parte della sua mandria. Il capo della polizia dello stato del Plateau ha reso noto che nell'intera zona sono già stati dispiegati numerosi agenti di polizia. Si cerca così di evitare che possa avere inizio una nuova 'faida', fatta di vendette continue da entrambe le parti. La regione è abitata in maggioranza da cristiani, che rappresentano anche la popolazione indigena dell'intera area, e da una minoranza fulana, per lo più dedita alla pastorizia. I fulani non godono di molta stima fra gli indigeni del Plateau e da sempre vengono considerati una sorta di "colonizzatori". L'episodio più grave legato al confronto tra i due gruppi etnici, si è registrato nel settembre scorso, quando il Plateau è stato teatro di scontri che hanno causato la morte di almeno 500 persone e un numero imprecisato di feriti.