In Nigeria vige la Sharia, la legge basata sul diritto islamico di diretta derivazione coranica. La Sharia proibisce la prostituzione in modo esplicito, e in questi giorni sta compiendo una "supervisione" nella città di Bauchi. Colpevole in modo del tutto indiretto la Croce Rossa che, nel tentativo di limitare la diffusione della sindrome da immunodeficienza ha individuato 320 donne come prostitute durante un censimento della popolazione a rischio.
Il dato mirava alla protezione delle donne e delle persone che vengono in contatto con loro, ma le autorità locali se ne sono impadronite. Ora si teme il processo di queste donne in base appunto alla legge coranica che, se applicata, ne decreterebbe la condanna a morte.
Le autorità hanno compiuto un sopralluogo negli hotel che le ospitano, ma negano di aver compiuto arresti. Per ora si limitano a operare quella che hanno definito appunto come una "supervisione". Si spera che non passino ai fatti.