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Nigeria: Islamici Incendiano Due Chiese Cristiane, Numerosi i Morti
Almeno due chiese bruciate, un numero imprecisato di vittime (da uno a dieci, secondo le diverse fonti) e moltissimi feriti: è questo il bilancio – probabilmente ancora provvisorio – degli scontri avvenuti oggi a Kano, la seconda città della Nigeria. I disordini sono esplosi durante una manifestazione di protesta organizzata dai musulmani in seguito agli attacchi di presunti gruppi armati cristiani lo scorso 2 maggio a Yelwa, nel vicino Stato del Plateau, che hanno provocato almeno duecento vittime (secondo il governo) appartenenti alla comunità dei Fulani, pastori nomadi in gran parte islamici. Le violenze a sfondo etnico-religioso sono riprese oggi quando a Kano alcuni musulmani hanno preso d’assalto edifici sacri cristiani. Fonti della MISNA riferiscono che una chiesa cattolica è stata data alle fiamme e distrutta insieme all’annessa residenza; anche un’altra chiesa cristiana è stata attaccata ma in entrambi i casi non vi sarebbero state persone all’interno. Alcune fonti hanno denunciato che molte case e botteghe di cristiani sarebbero state incendiate, ma per il momento non vi sono dettagli più precisi sul numero di costruzioni prese d’assalto. Secondo l’agenzia britannica ‘Reuters’ almeno una persona – identificata come cristiana - è stata uccisa, mentre un giornalista dell’agenzia francese ‘Afp’ sostiene di aver contato dieci cadaveri nella zone di Gyadi-Gyadi e dell’università Bayero, dove i facinorosi avrebbero assalito persone sospettate di appartenere alla comunità cristiana. “Ora la situazione sembra essersi tranquillizzata” dice una fonte della MISNA raggiunta telefonicamente a Kano. “Ma i problemi di oggi sono stati molto seri”. Stamani, la maggior parte dei negozi era chiusa, in previsione della manifestazione, durante la quale i musulmani hanno chiesto al governo federale di disarmare i gruppi armati che si dichiarano cristiani. Difficile, a questo punto, prevedere se la fiammata di violenza che sta squassando alcune zone del Paese possa estendersi ulteriormente. In realtà l’elemento religioso è solo una parte del complesso mosaico socio-etnico- politico della Nigeria, che, con oltre 120 milioni di abitanti e 250 gruppi etnici, è il Paese più popoloso dell’Africa. Gli scontri della scorsa settimana a Yelwa hanno riattizzato una diffusa tensione latente in diversi Stati della Nigeria, dovuta a conflittualità differenti: pastori contro agricoltori, tribù provenienti dal nord e dal sud della Nigeria, stanziali contro nomadi. Nel Plateau gli scontri sono cominciati nel 2001, quando oltre mille persone morirono a Jos; altrettante hanno perso la vita negli ultimi tre mesi.