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Nepal: Giornalista Deceduto in Carcere; Reporter Senza Frontiere Vuole la Verità
Reporter senza frontiere (Rsf) ha sollecitato il governo nepalese ad indagare sul caso di un giornalista che sarebbe deceduto a seguito delle torture a cui era stato sottoposto dalle forze di sicurezza. L’organizzazione, impegnata nella difesa della libertà di stampa, afferma che Krishna Sen, editore del quotidiano filo-maoista ‘Janadisha’, è morto la scorsa settimana in carcere, dove si trovava da maggio. Il cadavere è stato consegnato ai familiari per essere cremato, ma le autorità non hanno fornito alcuna spiegazione ufficiale del decesso. Secondo alcune fonti contattate da Rsf a Kathmandu, Sen era stato torturato affinché confessasse di essere in contatto con i ribelli maoisti, in lotta dal 1996 nel Paese asiatico per rovesciare la monarchia costituzionale e procedere ad una radicale riforma agraria. Già nel marzo scorso Reporters senza frontiere aveva lanciato l’allarme sulla stato della libertà di stampa in Nepal, sostenendo che oltre un centinaio di giornalisti era finito in arresto da quando, il 26 novembre 2001, il re Gyanendra aveva proclamato lo stato di emergenza. Rsf spiegava che gli operatori dei media erano finiti in carcere per presunti legami con il Cnp (Partito comunista del Nepal), da tempo illegale nel Paese, ma sottolineava che le autorità non erano riuscite a produrre le prove della loro colpevolezza.