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Nasce la Pillola Che Migliora la Memoria, la Concentrazione e Riduce la Stanchezza
Se il problema che vi affligge è una costante sonnolenza o incapacità di mantenere la concentrazione, una pillola attualmente in sperimentazione potrebbe esservi estremamente utile.
Il suo nome ufficiale è CX717, un farmaco che potrebbe avere effetti quasi miracolosi (che dovranno prima essere confermati dalla sperimentazione in laboratorio). La pillola pare infatti avere un effetto rivitalizzante per la memoria, essere utile per migliorare notevolmente la propria concentrazione e combattere stanchezza e spossatezza: in poche parole, il sogno di ogni studente o stakanovista del lavoro.
Il ritrovato è opera dei ricercatori dell'Università della California e basa la sua efficacia sulla stimolazione della comunicazione tra neuroni. Gli effetti consistono in una stimolazione delle attività cerebrali che conducono a rafforzare le funzione mnemoniche e migliorare il livello attentivo, pur senza produrre effetti collaterali come stress, nervosismo ed irritabilità.
La prima fase di sperimentazioni si è svolta in Inghilterra, su alcuni soggetti maschi in buona salute, con un'età compresa tra i 18 e e 45 anni. Il campione è stato suddiviso in sottogruppi a cui sono state somministrate dosi differenti della sostanza. I primi risultati hanno confermato in pieno le aspettative dei ricercatori. Il CX717 potrebbe essere un valido supporto per curare patologie quali narcolessia o Alzheimer, o semplicemente per migliorare la propria memoria o combattere la stanchezza.
Il suo nome ufficiale è CX717, un farmaco che potrebbe avere effetti quasi miracolosi (che dovranno prima essere confermati dalla sperimentazione in laboratorio). La pillola pare infatti avere un effetto rivitalizzante per la memoria, essere utile per migliorare notevolmente la propria concentrazione e combattere stanchezza e spossatezza: in poche parole, il sogno di ogni studente o stakanovista del lavoro.
Il ritrovato è opera dei ricercatori dell'Università della California e basa la sua efficacia sulla stimolazione della comunicazione tra neuroni. Gli effetti consistono in una stimolazione delle attività cerebrali che conducono a rafforzare le funzione mnemoniche e migliorare il livello attentivo, pur senza produrre effetti collaterali come stress, nervosismo ed irritabilità.
La prima fase di sperimentazioni si è svolta in Inghilterra, su alcuni soggetti maschi in buona salute, con un'età compresa tra i 18 e e 45 anni. Il campione è stato suddiviso in sottogruppi a cui sono state somministrate dosi differenti della sostanza. I primi risultati hanno confermato in pieno le aspettative dei ricercatori. Il CX717 potrebbe essere un valido supporto per curare patologie quali narcolessia o Alzheimer, o semplicemente per migliorare la propria memoria o combattere la stanchezza.