gio, 15 maggio 2025

Notizie

Mucca Pazza: Nuove Scoperte Inquietanti

I prioni responsabili del morbo della mucca pazza e di altre devastanti malattie neurologiche possono moltiplicarsi anche nel tessuto muscolare. E non, come si riteneva fino ad oggi, solo nel sistema nervoso centrale o nelle cellule linfatiche. Lo ha scoperto il premio Nobel americano Stanley Prusiner, che nel 1982 aveva individuato il prione. L'equipe dell'Università della California a San Francisco ha dimostrato - in uno studio pubblicato su Pnas (Proceeding of the National Academy of Sciences) - che nei topi sani, ai quali era stato iniettato per via intramuscolare tessuto cerebrale prelevato a topi infetti, i prioni sono in grado di moltiplicarsi, fino a formare dosi 'massicce', nel tessuto muscolare.
Una scoperta allarmante. Anche se lo stesso Prusiner invita alla cautela, sottolineando che si tratta di risultati preliminari e che è troppo presto per sapere se i prioni si formano naturalmente nei muscoli degli animali malati. "La nostra scoperta - scrive il Nobel - invita a determinare con urgenza e accuratezza la presenza e la diffusione dei prioni anche all'interno dei muscoli scheletrici degli animali infetti. Perchè, come osservato nel topo, dal muscolo si può accumulare e diffondere una quantità di prioni molto alta".
In particolare, la massima concentrazione di proteina patogena è stata rilevata a livello degli arti inferiori, mentre la più bassa nel fegato.
Altri studi, scrivono i ricercatori californiani, sono necessari per determinare se i prioni possono concentrasi nei muscoli di animali come mucche, montoni o pecore. E se il consumo del tessuto muscolare da parte dell'uomo può causare la trasmissione della malattia.
"Bisogna comunque sottolineare - conclude Prusiner - che rispetto all'iniezione di tessuto infetto, l'ingestione è un modo di trasmissione poco efficace della malattia da prioni. Inoltre non tutte le diverse varietà di prioni si trasmettono da una specie all'altra". Ma la scoperta ha anche un aspetto positivo. Secondo gli autori la presenza di prioni nel muscolo può fare sperare nella messa a punto di un test per la diagnosi della malattia, nell'animale e nell'uomo, attraverso una semplice biopsia muscolare.
Sulla base di questa esperienza, i ricercatori ritengono necessario un vasto studio sugli animali infettati, per determinare eventualmente la presenza e la concentrazione del prione anche nel tessuto muscolare.

Scheda dettagli:

Data: 19 marzo 2002
Fonte/Casa Editrice: La Repubblica
Categoria:
Sottocategoria:
Animali, protezione e vita

© 1998-2025 Spiritual - Tutti i diritti sono riservati. Spiritual® e Spiritual Search® sono marchi registrati. La riproduzione anche parziale dei contenuti di Spiritual è vietata. Spiritual non è in alcun modo responsabile dei contenuti inseriti dagli utenti, né del contenuto dei siti ad essi collegati.
Società editrice: Gruppo 4 s.r.l. Codice Fiscale, Partita IVA, Reg. Imp. PD 02709800284 - IT - E.U.
E-mail: informa@spiritual.it

Engineered by Gruppo 4 s.r.l.