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Molucche: un Movimento Femminile Chiede a Cristiani e Musulmani di non Farsi Strumentalizzare
"Non lasciatevi strumentalizzare da nessuno che voglia farvi commettere crimini contro altri esseri umani". È l’accorato appello rivolto in questi giorni alla popolazione di Ambon - capoluogo dell’arcipelago indonesiano delle Molucche insanguinato da un triennale conflitto inter-religioso - dal Gpp (Gerakan Perempuan Peduli, letteralmente ‘Movimento delle donne preoccupate), che riunisce protestanti, cattoliche e musulmane. In un documento inviato ai media locali e firmato dalle leader di questa organizzazione (tra cui Suor Brigitta Renyaan), si esprime innanzitutto profondo sdegno e dolore per i numerosi episodi di violenza avvenuti di recente ad Ambon e nelle sue vicinanze. "La maggior parte delle vittime di attentati dinamitardi, esplosioni di mine anti-persona, sparatorie e linciaggi sono donne e bambini", lamenta il Gpp. "Fino a quando dovranno essere sacrificati?", si chiede il movimento, per poi rilevare che di recente un comandante militare ha detto che "la violenza nelle Molucche segue un ciclo che dura dai 5 ai 6 mesi. È un bene che ci sia resi conto di questo – rimarcano le firmatarie del documento – ma a questo punto vorremmo sapere perché quel comandante non dichiara il massimo stato di allerta e non schiera i suoi uomini per prevenire nuove stragi? Non c’è personale a sufficienza? Non rientra forse nelle competenze dei militari affrontare questioni relative alla sicurezza? E allora perché questa carneficina prosegue senza sosta?". Le donne del Gpp si dicono comunque convinte che esercito e polizia abbiano il potere di contrastare il crimine, una fiducia che "non deve essere scossa da un branco di criminali". Infine invitano l’intera popolazione delle Molucche, cristiani e musulmani, a "non farsi usare" dai criminali, "perché questo non è accettabile di fronte a Dio". Un ultimo appello viene quindi rivolto all’amministrazione delle Molucche affinché faccia il possibile per la sicurezza della popolazione. Il conflitto tra musulmani e cristiani è iniziato il 19 gennaio 1999 ad Ambon e presto è dilagato in altre parti dell’arcipelago, provocando la morte di almeno 13.500 persone. Nel febbraio scorso è stato firmato un accordo di pace a Malino, nel Sulawesi, ma la situazione resta precaria.