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Molucche: é Ancora Sangue
Ancora sangue nell’arcipelago indonesiano delle Molucche. I padri del Centro di crisi della diocesi cattolica di Ambon riferiscono alla MISNA che, nelle prime ore di ieri mattina, 3 giovani musulmane - una 12enne, una 13enne ed un’insegnante di 27 anni in stato interessante - sono state uccise da colpi di arma da fuoco sparati da ignoti mentre stavano raccogliendo conchiglie sulla spiaggia vicino al villaggio di Kulur (isola di Saparua, pochi chilometri a est di Ambon, capoluogo delle Molucche). All’arrivo dei cadaveri all’ospedale 'al-Fatah' di Ambon, la comunità musulmana ha reagito con rabbia, anche perché nel frattempo si era sparsa la voce che i responsabili degli omicidi erano cristiani di Porto, un villaggio 12 chilometri a sudest di Kulur. Di conseguenza gli islamici hanno iniziato a fermare e prendere a sassate diverse automobili che passavano attraverso un quartiere musulmano. Un tassista è rimasto ucciso ed il suo corpo è stato dato alle fiamme insieme all’auto. Una donna che si trovava in una macchina vicina è rimasta ferita, mentre è ignota la sorte dei passeggeri (se ve ne erano) del taxi a cui è stato dato fuoco. Intanto il capovillaggio di Porto, John Aponno, ha smentito qualsiasi coinvolgimento degli abitanti locali nell’assassinio delle 3 donne, mentre un centinaio di poliziotti è stato inviato a Kulur per sedare eventuali, nuovi disordini ed indagare sul delitto. I padri del Centro di crisi sottolineano come molti cristiani, ed anche alcuni musulmani, ritengano gli omicidi opera di ‘provocatori’, intenzionati a ridestare il triennale conflitto tra le due comunità, a cui si era cercato di mettere fine con l’accordo di pace siglato a Malino (Sulawesi) nel febbraio scorso.