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Messico: in un Anno 40 Mila Bambini Vengono Rapiti per Sfruttamento Sessuale e Commercio d'Organi
Strappati con la forza alle proprie famiglie e ‘dati in pasto’ alle organizzazioni criminali, condannati poi a diventare merce per lo sfruttamento sessuale, il lavoro minorile, la pornografia e il traffico degli organi. E’ il tragico destino cui sono costretti, ogni anno, almeno 40 mila bambini in Messico. Una cifra impressionante, purtroppo non nuova a chi si occupa da tempo di questa grave piaga sociale. Per questo non basta più solo denunciare cifre e abusi, ma occorre imprimere una svolta radicale nella lotta a questo fenomeno. Lo chiedono una serie di ong (organizzazioni non governative) locali, che propongono la creazione di un apposito organismo giudiziario. Una sorta di ‘tribunale speciale per l’infanzia’, per porre fine a un crimine infame che colpisce i più deboli, i bambini. In collaborazione con alcuni legislatori e avvocati, le ong stanno lavorando su questo tema e di cui chiedono l’istituzione alle autorità messicane. “L’attuale vuoto legislativo in materia - ha stigmatizzato la senatrice Emilia Gomez, del Partito verde ecologista (Pvem, all’opposizione) – sta facendo perdere al nostro Paese la propria battaglia contro questo turpe e lucroso traffico”. Il rapimento dei minori, stando alle denunce delle organizzazioni locali, non è più un fenomeno circoscritto solo alle classi più povere, ma coinvolge anche i figli delle famiglie agiate. Per questo alcune ong messicane hanno chiesto al Congresso di introdurre modifiche normative finalizzate ad evitare l’impunità a chi si macchia di questo crimine e sfugge alla giustizia trasferendosi da uno Stato all’altro dell’Unione messicana. L’allarme riguarda anche le adozioni internazionali, fortemente richieste da Stati Uniti ed Europa, che spesso mascherano ignobili commerci di minori.