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Marche: Dura Opposizione Contro i Tagli ai Fondi Destinati ai Parchi
"Abbiamo creato aspettative tra i cittadini"-protesta il Coordinamento parchi- "e rischiamo di perdere ogni credibilità."
Il Coordinamento dei parchi e delle riserve naturali delle Marche ha annunciato una campagna per informare correttamente la popolazione dei rischi che deriverebbero dai possibili, pesanti tagli al settore previsti dal bilancio regionale. Dal prossimo 18 marzo incontri con Consigli comunali, Comunità montane ed altri organi serviranno a promuovere un vero e proprio movimento d'opinione. Già molte associazioni e forze economiche e sociali - come Confindustria Marche, sindacati, ANCI, Legacoop Marche ed altri- si sono schierati contro la pesante diminuzione dei fondi. La notizia è stata data dal presidente del Coordinamento, Mariano Guzzini, al termine dell'incontro che si è svolto il 15 marzo, presso la Provincia di Ancona con le aree protette marchigiane, alla presenza dello stesso presidente della Federparchi, Matteo Fusilli e del presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli. Il Coordinamento ha presentato un documento nel quale, valutando come una forma di "autol!
esionismo grave ed incomprensibile" il taglio di investimenti già programmati e progettati dalle aree protette marchigiane - forse frutto di un "ritardo culturale" che non riesce a cogliere il valore economico e sociale di quanto si progetta e fa nei parchi- si chiede alla Regione Marche "il ripristino delle cifre già previste e deliberate dal Consiglio regionale come finanziamento minimo definito nel Ptrap votato lo scorso giugno, trattandosi di somme incomprimibili, già più volte ridotte ". "Si tratta, oltre tutto, di cifre esigue rispetto all'ammontare del bilancio stesso" - ha puntualizzato Guzzini: "poche centinaia di milioni a ente, a fronte di decine e decine di progetti". "Tagliare gli investimenti- hanno spiegato i portavoce dei 4 parchi regionali e delle riserve- significa affossare iniziative e progetti già cantierabili e sui quali la comunità dei residenti fa conto: dai lavori forestali ai sentieri, dalle iniziative per il turismo all'educazione ambientale. S!
ignifica non poter terminare le nuove sedi e non poter neanche tenere aperti alcuni centri visita, facendo morire le opportunità prospettate alle comunità per lasciare solo i vincoli. "Dimezzare i fondi e sottrarsi di conseguenza ad impegni presi equivale anche a perdita di credibilità agli occhi delle popolazioni". "Così facendo la Regione Marche non terrebbe fede - ha aggiunto il presidente della Provincia, Giancarli - ad un modello culturale e sociale di impronta democratica che va rafforzato e non certo indebolito. Non si possono sottrarre risorse alla sfida della qualità della vita e del benessere per tutti che le Marche hanno da tempo fatto propria".
Concordando con il presidente della Provincia sul principio che "la più grande opera pubblica del nostro Paese è la manutenzione del territorio", il presidente di Federparchi, Fusilli, spiegate le iniziative in atto sul piano nazionale e i progetti sostenuti dall'associazione delle aree protette, si è detto molto preoccupato per i tagli all'orizzonte nelle Marche. "In altre regioni, al contrario, le risorse aumentano perché si reputa che non si tratti di spese superflue ma di investimenti basilari e di grandi potenzialità di sviluppo per i territori e per le economie locali." Dopo il summit e l'incontro con i giornalisti, Fusilli e Guzzini hanno incontrato l'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Ottaviani, cui hanno esposto le ragioni del documento, auspicando che il Consiglio regionale preveda un rientro anche parziale dei temutissimi tagli.
Il Coordinamento dei parchi e delle riserve naturali delle Marche ha annunciato una campagna per informare correttamente la popolazione dei rischi che deriverebbero dai possibili, pesanti tagli al settore previsti dal bilancio regionale. Dal prossimo 18 marzo incontri con Consigli comunali, Comunità montane ed altri organi serviranno a promuovere un vero e proprio movimento d'opinione. Già molte associazioni e forze economiche e sociali - come Confindustria Marche, sindacati, ANCI, Legacoop Marche ed altri- si sono schierati contro la pesante diminuzione dei fondi. La notizia è stata data dal presidente del Coordinamento, Mariano Guzzini, al termine dell'incontro che si è svolto il 15 marzo, presso la Provincia di Ancona con le aree protette marchigiane, alla presenza dello stesso presidente della Federparchi, Matteo Fusilli e del presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli. Il Coordinamento ha presentato un documento nel quale, valutando come una forma di "autol!
esionismo grave ed incomprensibile" il taglio di investimenti già programmati e progettati dalle aree protette marchigiane - forse frutto di un "ritardo culturale" che non riesce a cogliere il valore economico e sociale di quanto si progetta e fa nei parchi- si chiede alla Regione Marche "il ripristino delle cifre già previste e deliberate dal Consiglio regionale come finanziamento minimo definito nel Ptrap votato lo scorso giugno, trattandosi di somme incomprimibili, già più volte ridotte ". "Si tratta, oltre tutto, di cifre esigue rispetto all'ammontare del bilancio stesso" - ha puntualizzato Guzzini: "poche centinaia di milioni a ente, a fronte di decine e decine di progetti". "Tagliare gli investimenti- hanno spiegato i portavoce dei 4 parchi regionali e delle riserve- significa affossare iniziative e progetti già cantierabili e sui quali la comunità dei residenti fa conto: dai lavori forestali ai sentieri, dalle iniziative per il turismo all'educazione ambientale. S!
ignifica non poter terminare le nuove sedi e non poter neanche tenere aperti alcuni centri visita, facendo morire le opportunità prospettate alle comunità per lasciare solo i vincoli. "Dimezzare i fondi e sottrarsi di conseguenza ad impegni presi equivale anche a perdita di credibilità agli occhi delle popolazioni". "Così facendo la Regione Marche non terrebbe fede - ha aggiunto il presidente della Provincia, Giancarli - ad un modello culturale e sociale di impronta democratica che va rafforzato e non certo indebolito. Non si possono sottrarre risorse alla sfida della qualità della vita e del benessere per tutti che le Marche hanno da tempo fatto propria".
Concordando con il presidente della Provincia sul principio che "la più grande opera pubblica del nostro Paese è la manutenzione del territorio", il presidente di Federparchi, Fusilli, spiegate le iniziative in atto sul piano nazionale e i progetti sostenuti dall'associazione delle aree protette, si è detto molto preoccupato per i tagli all'orizzonte nelle Marche. "In altre regioni, al contrario, le risorse aumentano perché si reputa che non si tratti di spese superflue ma di investimenti basilari e di grandi potenzialità di sviluppo per i territori e per le economie locali." Dopo il summit e l'incontro con i giornalisti, Fusilli e Guzzini hanno incontrato l'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Ottaviani, cui hanno esposto le ragioni del documento, auspicando che il Consiglio regionale preveda un rientro anche parziale dei temutissimi tagli.