Sostituire nel giro di quattro anni la flotta dei taxi milanesi e lombardi con veicoli non inquinanti che circolino a metano.
È l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato da Comune, Provincia, Regione, associazioni di rappresentanza dei tassisti, Anfia (Associazione delle fabbriche italiane di auto), Unione dei rappresentanti delle auto estere e Aci a Palazzo Marino. Il protocollo, che decorre dal 1° gennaio e scade il 31 dicembre 2009, vincola tutti i sottoscrittori a impegni precisi. Sono previsti sia incentivi economici stanziati da Regione e Provincia per l'acquisto di taxi ecologici, sia l'impegno del Comune a potenziare sensibilmente la rete di impianti di rifornimento di metano (oggi sono solo cinque in tutta la città e poco più di trenta in Lombardia) e a favorire, con la Regione, le autorizzazioni per i taxi sostitutivi di scorta in caso di veicoli fermi per manutenzione. Su 4.855 taxi circolanti a Milano solo 330 sono alimentati a metano e 46 a Gpl, più di 4.000 viaggiano a gasolio. «Questo protocollo - ha commentato l'assessore regionale ai Trasporti, Alessandro Moneta - non è un atto a sé stante ma si inserisce in una visione unitaria delle politiche ambientali e dei trasporti che comprende una serie di misure economiche e strutturali per il miglioramento del servizio e della qualità dell'aria». «Oggi - ha detto l'assessore comunale Giorgio Goggi - tra pubblici e privati, sono in funzione nel territorio urbano 5 distributori di metano e altri 5 sono quelli già autorizzati. Questo dovrebbe consentirci di affrontare in futuro la metanizzazione di altre flotte, come quella dei veicoli commerciali».
Secondo Paolo Matteucci, assessore provinciale alla Mobilità, «quest'iniziativa dimostra l'importanza di tutte le istituzioni nell'affrontare i problemi della viabilità milanese. Incentivare l'uso del metano è coerente con la politica di mobilità sostenibile che la Provincia sta portando avanti, anche attraverso lo stanziamento di un milione di euro che la giunta ha appena approvato».