Le persone che vivono in culture di tipo collettivistico, che danno più importanza al gruppo piuttosto che all’individuo, hanno più inclinazione a conformarsi alle forme di comportamento ritenute generalmente accettabili rispetto a chi vive in culture più individualiste come gli Stati Uniti e l’Europa. In effetti si ritiene che seguire le norme sociali sia una parte fondamentale delle culture collettive come Cina e Singapore, scrivono Allon Vishkin e colleghi dell’Israel Institute of Technology nel Journal of Personality and Social Psychology: Interpersonal Relations and Group Processes.
Tuttavia il team ha scoperto un’eccezione importante a questa regola: le persone che vivono in nazioni individualiste rimangono più fedeli alle norme sociali emotive del loro paese. Si tratta qui di quelle emozioni considerate in genere come più accettabili all’interno di quella data cultura.
Sembra quindi esserci maggiore omogeneità emozionale in culture individualiste piuttosto che in quelle collettiviste. Questo significa sostanzialmente che nei paesi individualisti le emozioni delle persone sono più simili a quelle dei loro compatrioti. Questo è risultato vero sia per le emozioni valutate come importanti (quelle che i partecipanti allo studio hanno detto di voler provare) sia per quelle che le persone hanno detto di aver effettivamente provato.
Il team dichiara che l’aderenza alle norme emozionali sembra essere collegata a un maggiore benessere psicologico.
E’ il caso di rilevare che lo studio ha trovato prova di tutto ciò anche nei bambini.