Notizie
Lav: Senato Approva Legge Storica Contro Maltrattamenti Animali
“Sarà vita dura per chi usa violenza e crudeltà contro gli animali, un passo storico in avanti che non permetterà più a chi impiega cani per i combattimenti o tortura gatti o droga cavalli di farla franca e che, dopo il voto finale che la Camera potrà dare entro qualche giorno, porterà davvero l’Italia allo stesso livello degli altri Paesi proprio nel periodo di Presidenza dell’Unione Europea. Una vera e propria promozione degli animali nella serie A della considerazione giuridica”. E’ il commento di Gianluca Felicetti, responsabile Rapporti Istituzionali della LAV, all’odierna approvazione all’unanimità in sede deliberante, da parte della Commissione Giustizia del Senato, del Disegno di Legge trasmesso sei mesi fa all’unanimità dall’Aula della Camera contro il maltrattamento degli animali: si prevedono sanzioni fino a tre anni di reclusione o multe da 3.000 a 160.000 euro con aumento della metà della pena per chi causa la morte al di fuori dei casi previsti da leggi speciali. L’incremento delle sanzioni contro l’abbandono di animali domestici, il divieto di doping ai cavalli, lo stop a sagre paesane con sevizie o strazio ad oche o maiali, la repressione delle organizzazioni mafiose dedite alle scommesse su competizioni clandestine (sarà punito anche chi punterà pur non essendo presente alle lotte), la creazione di un coordinamento tra le Forze dell’Ordine per l’applicazione delle norme, l’affidamento degli animali confiscati alle associazioni animaliste ed il riconoscimento di queste ultime come portatrici di finalità di tutela degli interessi lesi, sono altri punti fondamentali del Testo che al Senato ha visto apportare delle modifiche sia in positivo che in negativo rispetto a quanto approvato precedentemente dalla Camera. “La conferma dell’istituzione di un apposito titolo nel Codice penale, l’elevazione da contravvenzione a delitto dell’ormai superato ed anacronistico articolo 727 che eviterà prescrizioni ed oblazioni, l’adeguamento della normativa alla Giurisprudenza che già da qualche anno aveva iniziato a sanzionare le condotte contrarie agli animali in quanto lesive di diritti di esseri senzienti e non più come reato contro la morale umana, sono un grande avanzamento che prende atto di quello culturale già presente da decenni nell’opinione pubblica – ha detto l’esponente della Lega Anti Vivisezione – siamo certi che l’applicazione della nuova norma supererà anche alcuni punti che noi avremmo scritto in maniera migliore ma considerando che in genere da anni si depenalizzano le norme, dopo la mobilitazione degli scorsi mesi dobbiamo ringraziare i senatori di tutti gli schieramenti che, unendo i loro undici disegni di legge sottoscritti da ben 221 colleghi, la maggioranza assoluta di Palazzo Madama, hanno saputo costruire un percorso comune contro-corrente, favorito dal lavoro del relatore Zancan e dei presidenti Caruso e Centaro”. “Stiamo per rendere finalmente giustizia alle migliaia di animali che in questi anni sono stati torturati e massacrati senza che la loro sofferenza avesse un effettivo valore per la legge – ha concluso il presidente della LAV Adolfo Sansolini - le innumerevoli iniziative organizzate dalla nostra associazione per una nuova legge stanno finalmente trovando una risposta adeguata che chiediamo venga ratificata in tempi brevissimi dalla Camera dei Deputati e quindi rivolgiamo un appello al Presidente Casini ed al Presidente della Commissione, Pecorella, per una rapida calendarizzazione del testo approvato dal Senato”. "Questo testo è di portata storica perché per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico l'animale viene tutelato, concretamente, in quanto essere vivente e senziente e non come oggetto dell'eventuale pietà umana". E' il commento di Maurizio Santoloci, magistrato di Cassazione e collaboratore giuridico della LAV, all'approvazione in seconda lettura oggi al Senato del Disegno di Legge per la tutela degli animali. “Paradossalmente l'inasprimento delle pene e degli strumenti procedurali che sono anch'essi di portata storica - ha continuato il Giudice penale - appaiono secondari rispetto all'affermazione del principio che maltrattare un animale è un reato importante".