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Lav: Italia Introduce Divieto d’Importazione di Pelli di Foca
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.87 del 13 aprile 2006) e’ in vigore, il Decreto ministeriale del 2 marzo 2006 “Modalità di applicazione del divieto di importazione in Italia di pelli di foca, per fini commerciali”, firmato dai ministri Scaiola (Attività Produttive) e Tremonti (Finanze), su iniziativa del vice ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio estero Adolfo Urso, che di fatto pone una moratoria vincolando le importazioni – da qualsiasi paese - delle pelli di tutte le foche (anche animali adulti) al regime restrittivo dell’autorizzazione ministeriale. Il Decreto ministeriale offre una concreta risposta alla Risoluzione della Commissione Esteri della Camera dei Deputati che nel 2004, grazie a una forte campagna di sensibilizzazione della Lav, aveva impegnato il Governo italiano a prendere provvedimenti contro il commercio di pelli di foca, estendendo gli effetti di una Direttiva europea applicata solo ai cuccioli inferiori ai dodici giorni di vita. “Si tratta di un atto ufficiale di importanza storica per l’Italia ma anche per l’Europa perché indica in modo inequivocabile la volontà di fermare la più grande e crudele strage al mondo di mammiferi marini – dichiara Roberto Bennati, responsabile campagne europee della Lav - Dal 25 marzo e fino a ieri in Canada sono state orribilmente uccise 230.000 foche, il 95% delle quali aveva meno di tre mesi di età ed erano quindi a tutti gli effetti dei cuccioli, dal momento che le foche possono raggiungere i 30-35 anni di vita; in molte zone, inoltre, sono state di gran lunga superate le quote autorizzate di foche da uccidere. Con questo Decreto ministeriale, reso possibile grazie a più di mezzo milione di Italiani che hanno firmato la petizione della Lav e grazie alla sensibilità del vice ministro Adolfo Urso e dei ministri firmatari, l’Italia si unisce a Stati Uniti e Messico che hanno bandito l’importazione di pelli di foca rispettivamente nel 1972 e nel 2006, mentre altri paesi europei come Belgio, Olanda e Gran Bretagna, stanno sviluppando delle legislazioni nazionali sempre in questa direzione.” “Rivolgiamo un appello al nuovo Governo affinché si impegni a confermare questa moratoria nei fatti, visto anche il programma politico dell’Unione – dichiara Gianluca Felicetti, responsabile rapporti istituzionali della Lav – Chiediamo, inoltre, al nuovo Parlamento di emanare al più presto una legge di definitivo e duraturo divieto di importazione di pelli e derivati di foca, prevedendo efficaci sanzioni contro i trasgressori”.