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La Nuova Arma Contro i Tumori? Una 'Bomba a Grappolo'
Nuove speranze nella lotta ai tumori: i ricercatori dell’University of Delaware hanno infatti messo a punto una nuova minuscola arma per sconfiggere il cancro. Il meccanismo di funzionamento è molto simile a quello delle terrificanti 'cluster bombs', ovvero le bombe a grappolo che risultano così distruttive quando vengono usate contro soggetti umani. Questi micro ordigni sono in grado di fare letteralmente esplodere le cellule tumorali, portando alla guarigione. L'idea è nata mentre i ricercatori studiavano la possibilità di utilizzare dei nano tubi per il trasporto di farmaci a bersagli organici ben definiti. Questi nano tubi sono talmente microscopici da consentire una scelta estremamente selettiva dei tessuti a cui destinare i farmaci. Durante la ricerca, però, gli studiosi si sono resi conto del fatto che “Quando gli atomi sono disposti in forme differenti su nanoscala assumono diverse proprietà, e studiando le proprietà ottiche e termiche dei nostri nanotubi” e quindi hanno pensato di sviluppare delle minuscole bombe a grappolo che attacchino selettivamente i tessuti cancerosi. Tali micro esplosioni distruggono non solo il tumore, ma anche i microscopici vasi sanguigni che lo nutrono.
Il rimedio risulterebbe inoltre mini invasivo, dal momento che l'unico effetto collaterale del trattamento consiste in una minuscola fitta, simile a quella che si prova con la puntura di un ago. I nanotubi vengono distrutti nell'esplosione e successivamente vengono eliminati dai macrofagi del sistema immunitario.
La nuova arma potrà essere utilizzata per combattere ogni forma tumorale, ma sarà particolarmente efficace per il trattamento del tumore alla mammella, a causa della sua particolare struttura.
Il rimedio risulterebbe inoltre mini invasivo, dal momento che l'unico effetto collaterale del trattamento consiste in una minuscola fitta, simile a quella che si prova con la puntura di un ago. I nanotubi vengono distrutti nell'esplosione e successivamente vengono eliminati dai macrofagi del sistema immunitario.
La nuova arma potrà essere utilizzata per combattere ogni forma tumorale, ma sarà particolarmente efficace per il trattamento del tumore alla mammella, a causa della sua particolare struttura.