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L’effetto equilibrante della solitudine
La solitudine può essere un pericolo per la nostra salute fisica e mentale. Ma studi recenti mostrano che non è così semplice. Anche i periodi di solitudine portano benefici.
Uno di questi è la possibilità di “ricaricarsi”. Secondo un modello noto, il nostro bisogno di socialità e quello di solitudine si muovono in direzioni opposte come i due lati di un’altalena, e noi ci regoliamo di conseguenza. Ad esempio, pranzare con un amico è fonte di benessere perché ci permette di sentirci inclusi, ma ci drena di energie. Dopo, possiamo sentire il bisogno di stare un po’ da soli. E quando la solitudine ci ha ridato le nostre forze, siamo pronti a interagire nuovamente.
Minxia Luo e colleghi dell’Università di Zurigo hanno indagato su come questo ciclo teorico si dispieghi nella vita quotidiana degli adulti.
Il team ha scoperto che, in media, un episodio di socialità dura 39 minuti e il periodo di solitudine circa cinque ore. Ma anche che la lunghezza del tempo passato in una delle due situazioni influenza quella successiva.
Se un periodo di solitudine è più lungo del solito di un’ora, i partecipanti passano a una fase di socialità anch’essa un po’ più lunga, e viceversa.
I dati confermano che le persone regolano il tempo passato in solitudine o in compagnia a seconda del loro bisogno di interazione o di preservare la loro energia.
L’articolo è stato pubblicato sul British Journal of Psychology.
Uno di questi è la possibilità di “ricaricarsi”. Secondo un modello noto, il nostro bisogno di socialità e quello di solitudine si muovono in direzioni opposte come i due lati di un’altalena, e noi ci regoliamo di conseguenza. Ad esempio, pranzare con un amico è fonte di benessere perché ci permette di sentirci inclusi, ma ci drena di energie. Dopo, possiamo sentire il bisogno di stare un po’ da soli. E quando la solitudine ci ha ridato le nostre forze, siamo pronti a interagire nuovamente.
Minxia Luo e colleghi dell’Università di Zurigo hanno indagato su come questo ciclo teorico si dispieghi nella vita quotidiana degli adulti.
Il team ha scoperto che, in media, un episodio di socialità dura 39 minuti e il periodo di solitudine circa cinque ore. Ma anche che la lunghezza del tempo passato in una delle due situazioni influenza quella successiva.
Se un periodo di solitudine è più lungo del solito di un’ora, i partecipanti passano a una fase di socialità anch’essa un po’ più lunga, e viceversa.
I dati confermano che le persone regolano il tempo passato in solitudine o in compagnia a seconda del loro bisogno di interazione o di preservare la loro energia.
L’articolo è stato pubblicato sul British Journal of Psychology.