Gli effetti nefasti dell'alcolismo sul corpo umano sono noti, ma ciò che non si sapeva è che l'abuso di alcol agisce direttamente sulle cellule cerebrali, i neuroni. La scoperta è opera dell'équipe di Rosemarie Kryger e Peter Wilce, dell’Unità di ricerca sull’alcol della University of Queensland a Herston. L'alcol infatti altera il funzionamento dei geni cerebrali, in particolare dell'amigdala ('punto nevralgico' delle emozioni): agisce inibendo l'attività di geni altrimenti attivi nell’amigdala, come ad esempio il gene Per3, responsabile del funzionamento dei ritmi circadiani e del nostro orologio biologico, oppure per un recettore dei cannabinoidi, coinvolto nella regolazione della dipendenza a stupefacenti oppure alle endorfine. Ciò spiega sia i disturbi del sonno che la difficoltà di rinunciare all'alcol.
Lo studio apre le porte a nuove ricerche finalizzate a scoprire cosa accade nella mente di un alcolista, offrendo anche nuovi spunti per realizzare farmaci contro la dipendenza e gli effetti di essa sulla sfera neurologica dell’individuo.