Il numero dei keniani in cura per l’Hiv/Aids presso le istituzioni sanitarie pubbliche dovrà salire da 28.000 a 95.000 entro la fine dell’anno. Lo ha annunciato il ministro della Sanità Charity Ngilu, spiegando che l’estensione delle cure pubbliche a un maggior numero di malati potrà essere resa possibile grazie alla prevista riduzione del costo dei farmaci anti-retrovirali e dei test clinici. La responsabile del dicastero ha fatto sapere che si "sta consultando con donatori e imprenditori" allo scopo di tagliare i prezzi dei medicinali e ha aggiunto che la decisione definitiva sarà annunciata entro la fine di questo mese. Il progetto fa parte della campagna nazionale di comunicazione sulle cure anti-retrovirali, la cui prima fase è stata lanciata ufficialmente in questi giorni a Nairobi, che punta a far sì che il Kenya raggiunga l’obiettivo fissato da Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) e Unaids: rendere i farmaci anti-retrovirali accessibili a 3 milioni di persone in 15 Paesi del sud del mondo entro il 2005. Gli esperti sostengono che circa 200.000 keniani potrebbero usufruire con beneficio delle cure anti-retrovirali; il governo ha già istituito 178 centri incaricati di distribuire i farmaci.