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Kenia: Una Bacchetta da Rabdomante Elettronica
Sapere dov’è l’acqua e se non è contaminata è il tipo di conoscenza che fa la differenza tra la vita e la morte del distretto di Samburu, una regione semiarida nel nord del Kenya. Un’organizzazione scientifica inglese composta da ricercatori volontari, lo Earthwatch Institute, ha realizzato una mappatura dettagliata delle risorse idriche della regione: sorgenti, stagni, dighe e fiumi; la mappa comprende informazioni sulla variabilità stagionale e la salubrità ed anche sullo stato dei pascoli vicini, un dato molto importante per una società che vive di pastorizia. Localizzare tutte le risorse del distretto grande 21.000 chilometri quadrati e abitato da 144.000 persone (censimento 1999) ha comportato tre anni di lavoro sul campo, alla fine dei quali è stato messo a punto il database computerizzato, su programma ‘Geographic Information systems’ (Gis), ora a disposizione dei servizi delle comunità locali, delle istituzioni sanitarie e dell’amministrazione della regione. Per essere meglio utilizzata, alla mappa possono essere aggiunti una serie di riferimenti locali familiari agli abitanti, come strade, villaggi, scuole e altri punti di riferimento. Conoscendo in anticipo lo stato delle riserve idriche e comunicandolo agli abitanti, è possibile, sostengono i ricercatori, prevenire la competizione non solo tra uomini e animali della fauna selvatica, ma anche tra le diverse comunità pastorali che non di rado si scontrano per il controllo delle scarse risorse. Sapere inoltre se una fonte è contaminata da ameba o da colera aiuta a curare meglio le persone e a prevenire epidemie in una regione dove l’80% delle malattie sono trasmesse dall’acqua; il database è stato già fornito all’Ospedale della cittadina di Wamba. Il progetto sulla mappatura Gis comprende un programma di monitoraggio e aggiornamento delle informazioni.