Gli anfibi sono a rischio estinzione, lo dice l'Iucn, agenzia che studia le biodiversità per conto delle Nazioni Unite, che pone sul banco degli imputati il cambiamento dell'habitat di questi animali, minacciati seriamente dalle mutazioni climatiche degli ultimi decenni, come pure dalle contaminazioni chimiche indotte dalla forzata industrializzazione; o ancora, in modo meno innaturale ma non meno letale, da altre specie o da malattie che mettono in pericolo la sopravvivenza degli anfibi, un tempo diffusi e prolifici. E per salvare le rane e i loro "parenti prossimi" le Nazioni Unite hanno presentato un progetto di grande respiro, circa quattrocento milioni di dollari investiti nel salvataggio dell'habitat degli anfibi. Anche se la notizia potrebbe apparire strana, basti a certificare la gravità dell'emergenza il fatto che centoventidue specie di questa famiglia animale si sono estinte negli ultimi cinque anni, un disastro biologico che non conosce paragoni a livello quantitativo in altre classi di animali. Stagni sotto controllo, dunque, sperando che i rospi nostrani tengano duro fino all'arrivo dei soccorsi.