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Italiani: l'80% è Contrario alla Caccia
Quasi otto italiani su dieci sono contrari alla caccia e a ogni ipotesi di nuova liberalizzazione del settore venatorio. Gli italiani contrari alle doppiette rappresentano il 74,1% mentre quelli favorevoli sono il 15,2%. Di questi, solo il 5,9% si dichiara molto favorevole alla caccia. E’ quanto emerge dal sondaggio, realizzato da Eurisko per conto dell’Enpa su un campione rappresentativo della popolazione, presentato a Roma, a due giorni dalla chiusura della stagione venatoria. Secondo il sondaggio, il 5,9% di ‘zoccolo duro’ della caccia e’ composto da cacciatori e da persone che rappresentano l’indotto (ex doppiette, familiari, semplici simpatizzanti, persone che hanno interessi nella caccia e nel mercato armi). Ma la maggioranza dice no anche a una ulteriore liberalizzazione del settore venatorio: contro l’82,5% del campione mentre solo il 9,8% e’ d’accordo.
Tra questi, chi vuole fortemente la liberalizzazione rappresenta il 4,3%: persino tra i convinti sostenitori della caccia (il 5,9%) c’e’ chi non condivide l’ipotesi - prevista dalla proposta di legge in discussione in Parlamento - di aumentare le specie animali cacciabili, ampliare la stagione venatoria, concedere piu’ spazi e piu’ luoghi alle doppiette. Gli italiani indifferenti a una riforma del settore rappresentano il 5,7% della popolazione. “L’Italia non vuole una legge peggiorativa delle caccia - ha detto il presidente dell’ENPA, Paolo Manzi - e se questa legge dovesse essere approvata, sara’ sconfitta, in caso di referendum non solo per la bocciatura di animalisti e ambientalisti, ma persino da una parte dei cacciatori. Noi siamo sulla buona strada, al contrario dei parlamentari che accelerano affinche’ la liberalizzazione della caccia sia al piu’ presto pubblicata in Gazzetta Ufficiale”. E, in caso di referendum per cancellare una eventuale legge piu’ permissiva, secondo il sondaggio, andrebbe a votare il 72,4% degli italiani
Tra questi, chi vuole fortemente la liberalizzazione rappresenta il 4,3%: persino tra i convinti sostenitori della caccia (il 5,9%) c’e’ chi non condivide l’ipotesi - prevista dalla proposta di legge in discussione in Parlamento - di aumentare le specie animali cacciabili, ampliare la stagione venatoria, concedere piu’ spazi e piu’ luoghi alle doppiette. Gli italiani indifferenti a una riforma del settore rappresentano il 5,7% della popolazione. “L’Italia non vuole una legge peggiorativa delle caccia - ha detto il presidente dell’ENPA, Paolo Manzi - e se questa legge dovesse essere approvata, sara’ sconfitta, in caso di referendum non solo per la bocciatura di animalisti e ambientalisti, ma persino da una parte dei cacciatori. Noi siamo sulla buona strada, al contrario dei parlamentari che accelerano affinche’ la liberalizzazione della caccia sia al piu’ presto pubblicata in Gazzetta Ufficiale”. E, in caso di referendum per cancellare una eventuale legge piu’ permissiva, secondo il sondaggio, andrebbe a votare il 72,4% degli italiani