Se il trasporto di merci via mare aumentasse di soli 6 punti percentuali, dalle nostre strade verrebbero "eliminati" 240 mila Tir, pari ad una colonna di 12 mila chilometri. E' uno dei dati più significativi di una ricerca sulle autostrade del mare presentata mercoledì durante un convegno in CONFINDUSTRIA. Dallo studio risulta che da qui al 2010 il trasporto merci in Italia potrà aumentare del 40%, passando dalle attuali 1,35 miliardi ad oltre 2 miliardi di tonnellate. Con un aumento di oltre 100 mila veicoli commerciali sulle strade, il 60% in piu' dell'attuale parco circolante. Oggi il cabotaggio movimenta solo il 4% dei 60 milioni di tonnellate merci trasportate su strada a distanze superiori ai 500 chilometri. Con la promozione e l'incentivazione si arrivasse al 10%, il traffico di mezzi pesanti diminuirebbe appunto di 240 mila unita'. Il ministro delle Infrastrutture, Pietro Lunardi ha dichiarato che con l'avvio concreto delle cosiddette autostrade del mare: "Il traffico delle merci lungo le strade italiane sara' ridotto del 25% entro 3-4 anni. Tra tutti gli investimenti previsti dal governo, quelli che riguardano le Autostrade del mare -ha precisato il Ministro- saranno i primi a partire. I soldi ci sono, ed entro dieci giorni apriremo il tavolo sui sistemi modali, chiesto da CONFINDUSTRIA proprio in occasione del convegno". Lo sviluppo delle cosiddette autostrade del mare sarebbe "una grande opportunità per l'economia del sud". Ha affermato il presidente di CONFINDUSTRIA, Antonio D'Amato, specificando però che per far diventare realta' un progetto di cui si parla ormai da anni "bisogna valorizzare gli assi logistici, investire in fondi strutturali e chiarire il rapporto fra Stato e Regioni sulla materia".