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Italia: Ecco i Metodi Alternativi a Vivisezione e Sperimentazione Animale
Finalmente anche il nostro Paese è dotato di una Piattaforma per i Metodi Alternativi (IPAM, Italian Platform on Alternative Methods), strumento qualificato ed autorevole per diffondere informazioni e reperire fondi per l’impiego di metodi alternativi alla sperimentazione su animali, affiancando Austria, Belgio, Cecoslovacchia, Finlandia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera, dove questa esperienza è già una realtà. IPAM è stata costituita a Roma nello scorso mese di maggio da rappresentanti di quattro aree: istituzioni governative, industria, mondo scientifico ed organizzazioni animaliste e per il benessere animale di cui la LAV fa parte. La presentazione ufficiale si è svolta questa mattina a Roma presso il Ministero della Salute, con interventi dei rappresentanti delle quattro aree ed altri esponenti del mondo scientifico ed istituzionale già impegnati a livello europeo nel campo dei metodi alternativi alla sperimentazione animale. Attualmente, sebbene esistano centinaia di metodi che potrebbero risparmiare la vita e la sofferenza a milioni di animali, essi non vengono adeguatamente sfruttati. Infatti si continua, anche solo per abitudine, ad impiegare i collaudati animali, che però non garantiscono sicurezza ai consumatori che utilizzeranno i prodotti testati su animali né affidabilità da un punto di vista scientifico. Tra le finalità di IPAM: l’impegno a dare ulteriore impulso allo sviluppo e perfezionamento dei metodi alternativi alla sperimentazione animale in Italia; promuovere attività affinché i metodi opportunamente validati vengano accettati nella legislazione nazionale e sopranazionale; da oggi quindi ogni cittadino sensibile ed attento al rispetto della vita umana ed animale avrà la possibilità di finanziare privatamente una ricerca senza animali. “Si tratta di un’iniziativa e di un impegno che si inserisce perfettamente nello scenario nazionale in cui il 76% delle Facoltà universitarie a carattere scientifico preferisce, per fini didattici, l’uso di avanzati ed “etici” metodi alternativi, piuttosto che impiegare animali - dichiara Roberta Bartocci, responsabile LAV del settore Vivisezione e membro di IPAM - Con IPAM è nata finalmente anche in Italia una Istituzione nazionale e condivisa per la quale, ad esempio, incoraggiare finanziamenti per una ricerca davvero scientifica e promuovere ogni attività utile all’ulteriore sviluppo e perfezionamento dei metodi alternativi alla sperimentazione animale. Nell’interesse di tutti i cittadini e non solo degli animali”.