Il sistema finanziario delle isole Salomone è in grave crisi dopo che le sue principali banche sono state costrette a chiudere temporaneamente i battenti. Tutto è iniziato quando la scorsa settimana centinaia di clienti si sono assiepati intorno alle sedi della ‘Australian and New Zealand Banking Corporation’ (Anz) chiedendo il pagamento di un ‘guadagno’ loro garantito da una truffaldina società ‘piramidale’. La ‘Family Charitable Trust Fund’ (Fondo fiduciario di beneficenza delle famiglie) ha attratto migliaia di abitanti delle isole Salomone con l’illusione di facili arricchimenti: con una tassa di entrata di 53 dollari e presentando un certo numero di amici disposti a versare anche loro la quota, la società prometteva ai suoi soci di moltiplicare il loro investimento fino a 255mila dollari in un mese. Quando le persone sono andate a riscuotere alla banca Anz hanno trovato ignari impiegati che si sono guardati bene dal consegnare qualsiasi cifra. La ‘Family Charitable Trust Fund’ aveva cercato nelle settimane passate di aprire un conto presso la Anz, ma questa aveva rifiutato poco convinta dell’onesta del nuovo cliente. Il malcontento dei soci del fondo si è trasformato in tensione e gli operatori della Azn e le loro famiglie hanno ricevuto serie minacce di morte. La situazione ha convinto la sede centrale australiana dell’istituto di credito a rimpatriare domenica scorsa il suo personale. Un’altra banca commerciale, la Westpac, e la Banca Nazionale delle Isole Salomone hanno chiuso le loro agenzie in segno di solidarietà con la Anz. In questo momento nessuno nell’arcipelago del Pacifico può accedere al suo conto corrente. La polizia oggi ha arrestato tre componenti del ‘fondo fiduciario’ tra cui la sua creatrice Jean Betty Maeniua Hebala, che si fa chiamare ‘Doctor Jane’. Gli inquirenti hanno inoltre accertato che la società piramidale ha fatto cospicui versamenti in istituti di credito nelle isole Fiji, da cui proviene la signora Hebala, ma che non ha mai avuto conti aperti in banche delle isole Salomone. Esietvano invece due conti personali del ‘doctor Jane’ chiusi alla fine della scorsa settimana. La vicenda sta cominciando ad avere delle implicazione politiche , poiché il primo ministro del Paese, Allan Kemakeza, ed altri nomi importanti sono stati accusati di aver partecipato alla truffa. Accuse che Kemakeza ha più volte rifiutato.