I patriarchi e i vescovi cristiani iracheni hanno fatto appello ai capi politici, ai leader religiosi e alla comunità internazionale perché la nuova Costituzione dell’Iraq preveda il diritto alla libertà religiosa e garantisca ai cittadini la partecipazione alla vita sociale e politica senza discriminazioni di appartenenza a gruppi religiosi o sociali. L’appello, firmato ieri dai capi Caldei, Assiri, Siriani, Armeni, Greci e Latini, chiede in particolare che vengano riconosciuti i diritti delle comunità cristiane a professare la propria fede secondo i riti e norme religiose, educare i figli secondo i principi cristiani, organizzarsi liberamente e costituire i propri luoghi di culto secondo necessità. Ma , naturalmente, anche il diritto a partecipare alla vita pubblica irachena in quanto cittadini uguali agli altri.