È stato prorogato di soli 9 giorni dal Consiglio di sicurezza dell’Onu il programma di aiuti ‘Oil for food’, grazie al quale l’Iraq può esportare greggio i cui proventi devono essere destinati all’acquisto di generi alimentari e farmaci. La proroga è stata decisa dopo che gli Stati Uniti si sono opposti ad un’estensione del programma di 6 mesi, come era inizialmente previsto. Il prolungamento di ‘Oil for food’, che scadrà alle 24:00 del 4 dicembre ora di New York (le 6:00 del mattino del giorno successivo in Italia), dovrebbe consentire il proseguimento dei negoziati tra gli Usa e gli altri Paesi in vista di una soluzione di maggiore durata. Il programma venne varato nel 1996 per alleggerire l’impatto delle sanzioni economiche imposte nel 1991, alla fine della prima guerra del Golfo, e consentire la lotta alla malnutrizione della popolazione irachena. Da allora è stato rinnovato ogni 180 giorni. Il piano prevede che i ricavi dell’esportazione di petrolio iracheno siano depositati su un conto delle Nazioni Unite ed utilizzati dall’organismo internazionale per l’acquisto di aiuti umanitari destinati all’Iraq. Negli ultimi 6 anni il Paese mediorientale ha così depositato 38 miliardi di dollari, ma il responsabile del programma Benon Sevan ha fatto sapere che negli ultimi tempi il gettito si è ridotto a causa delle esportazioni irregolari.