Studiando gli effetti dell'inquinamento da piombo è emersa una strana correlazione: si è scoperto che i soggetti che presentavano quantità, anche minime, di piombo nelle ossa, presentavano tendenze aggressive, devianti e criminali.
Lo studio, condotto da Herbert Needleman della University of Pittsburgh School of Medicine, è allarmante: basterebbero quantità bassissime di piombo, ben al di sotto dei limiti fissati per legge, per produrre gravi danni neurologici, con devastanti effetti a livello comportamentale.
Si ipotizza che dal 18 al 38 per cento dei crimini violenti commessi nella contea di Allegheny in Pennsylvania, possano essere dovuti proprio a tale avvelenamento.
La denuncia nei confronti degli effetti dell'avvelenamento da piombo non è totalmente una novità: già negli anni '70 si era scoperto che basse concentrazioni di piombo nelle ossa dei bambini erano associate ad un quoziente intellettivo inferiore alla media. Più recentemente sono state scoperte correlazioni tra piombo e perdite di memoria (studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology ) nonchè tra esposizione al piombo in gravidanza e rischi di schizofrenia nel nascituro.