La corsa alle scorte di antivirali ed anti-influenzali in vista della temuta pandemia aviaria è un comportamento utile solamente alle tasche delle case farmaceutiche, ma non ha nessuna utilità per la tutela della nostra salute.
Per affrontare un'eventuale contagio, sarebbe infatti necessario utilizzare prodotti farmaceutici specifici, ovvero un vaccino elaborato appositamente per sconfiggere quel virus, e non i prodotti nati per combattere il virus della normale influenza, come il Tamiflu e il Relenza.
A sostenere tale tesi sono gli esperti dell’Agenzia italiana del farmaco, che, durante la a riunione del comitato strategico del centro per il controllo delle malattie (Ccm), hanno risposto al Ministro della Sanità Storace, il quale aveva precedentemente chiesto chiarimenti in proposito.