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Indonesia: Vittima di Una Deforestazione Galoppante
Circa il 20% delle foreste protette in Indonesia sono state distrutte da ladri di legno o da contadini alla ricerca di nuove terre da coltivare. L’Indonesia, che possiede la seconda foresta tropicale al mondo dopo il Brasile, deve affrontare una deforestazione galoppante. Secondo gli ecologisti, in certe isole la foresta tropicale potrebbe essere scomparsa entro 15 o 20 anni. “Alla vista delle immagini prese dai satelliti, possiamo affermare che il 18% delle foreste protette e delle zone di conservazione non sono più spazi verdi”, ha spiegato al quotidiano Jakarta Post il direttore delle zone protette del ministero delle foreste, Widodo S. Ramono. Secondo il funzionario, queste “distruzioni” sono dovute principalmente ai tagli selvaggi e al disboscamento per preparare il terreno alle colture. In totale, circa 5,9 milioni di ettari sono già spariti dalle zone protette. I danni più terribili sono stati inflitti al parco nazionale di Tanjung Puting, nel centro di Kalimantan (Isola di Bornéo). Più della metà di questo parco, ossia circa 40mila ettari, è già stata disboscata. L’Indonesia perde ogni anno circa due milioni di ettari di foreste, ossia una superficie paragonabile alla metà della Svizzera, secondo un rapporto pubblicato lo scorso anno da tre associazioni ecologiste. Nel 2000 la foresta tropicale copriva solo 98 milioni di ettari contro i 162 milioni del 1950. Secondo gli ecologisti, i responsabili dello sfruttamento illegale del legno continuano le loro operazioni in tutta impunità, in parte grazie alla corruzione dei responsabili civili e delle forze di sicurezza.