Lunedì 1800 famiglie ( settemila persone) originari di Waai, sull’isola di Ambon nell’arcipelago delle Molucche (Indonesia orientale), hanno lasciato i quartieri della cittadina di Passo dove hanno abitato come rifugiati negli ultimi tre anni, ed hanno fatto ritorno al loro villaggio. L’abitato cristiano di Waai venne raso al suo nel luglio del 2000 da un gruppo di musulmani proveniente dai centri di Tulehu e Liang durante le violenze interreligiose che sconvolsero l’arcipelago delle Molucche; l’abitato è stato recentemente ricostruito e si attende ora il rientro di tutti gli ex abitanti fuggiti. Il rientro delle famiglie di Waai da Passo è stato accompagnato da una cerimonia ufficiale a cui hanno partecipato il nuovo governatore delle Molucche, Karel Albert Ralahalu , il vice governatore e i rappresentanti della comunità musulmana dei villaggi di Tulehu, Liang e Mamala. Alla fine di agosto un altro numeroso scaglione di profughi aveva fatto ritorno a Waai, ma i missionari del Centro di crisi della diocesi di Ambon segnalano che, apparentemente, molti avrebbero scelto di andarsene di nuovo. Almeno 8mila persone sono morte nell’arcipelago delle Molucche e un totale di 860mila si sono date alla fuga - su una popolazione di circa 1,19 milioni di abitanti - durante i tre anni di quasi quotidiani scontri tra musulmani e cristiani, terminati ufficialmente con un accordo di pace firmato nel febbraio 2002. Le autorità locali sostengono che fino ad oggi oltre 36mila profughi hanno scelto la via del ritorno.