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Indonesia: per Banale Pretesto, Scontro tra Cristiani Finisce con Una Decapitazione
Scontri tra sfollati e residenti hanno provocato un morto e la distruzione di diverse abitazioni nel villaggio cristiano di Kokroman (circa 20 chilometri ad est di Masohi, lungo la costa meridionale dell’isola di Ceram, arcipelago delle Molucche, Indonesia). Ne danno notizia oggi alla MISNA i padri del Centro di crisi della diocesi cattolica di Ambon, capoluogo delle Molucche, spiegando che il conflitto è divampato nella notte dello scorso 27 dicembre, quando un gruppo di sfollati cristiani ha dato vita ad una serie di festeggiamenti, con l’accompagnamento di una musica a volume molto elevato. Più volte i residenti hanno chiesto ai profughi di abbassare il volume, ma senza risultato. Al contrario, uno degli sfollati, probabilmente ubriaco, si è scagliato contro coloro che protestavano brandendo un coltello. Il capo del villaggio è intervenuto nel tentativo di sedare la rissa, ma è stato colpito a morte e successivamente decapitato. Per rivalsa gli abitanti di Kokroman hanno distrutto le abitazioni degli sfollati. Questi, una sessantina di famiglie in tutto, sono fuggiti ed hanno chiesto rifugio presso la locale stazione di polizia. I numerosi sfollati interni tuttora presenti nelle Molucche sono stati causati da un sanguinoso confitto tra la comunità musulmana e quella cristiana, divampato nel gennaio 1999 ed ufficialmente conclusosi nel febbraio 2002 con la firma di un accordo di pace a Malino, nel Sulawesi. Si calcola che negli scontri siano morte almeno 13.500 persone.