Due operatori umanitari reclusi ad Aceh, provincia nell’ovest dell’Indonesia insanguinata da decenni di guerriglia separatista, sono stati picchiati dalle forze di sicurezza e potrebbero essere sottoposti in futuro a nuove torture e maltrattamenti. A sostenerlo è Amnesty International, una delle più note organizzazioni internazionali in difesa dei diritti umani. Vittime degli abusi sono Husni Abdullah, 26 anni, e Mahyeddin, 23, entrambi componenti del ‘Centro di crisi per la popolazione’, organizzazione umanitaria che si occupa di aiutare gli acehnesi costretti ad abbandonare le proprie case per sfuggire agli scontri tra governativi e ribelli del Gam (Movimento per Aceh libera). I due sono stati arrestati il 15 dicembre scorso con l’accusa di appartenere al Gam. “Entrambi sono stati malmenati durante la reclusione – si legge nel comunicato diffuso oggi da Amnesty – e Husni Abdullah ha perduto alcuni denti dopo essere stato colpito da pugni e con il calcio del fucile”. È dal 1976 che la guerriglia separatista è attiva ad Aceh, ex sultanato passato sotto il dominio coloniale olandese e poi integrato nella nazione indonesiana. I guerriglieri del Gam lottano per l’indipendenza di Aceh, provincia ricca di risorse naturali che secondo i locali sono sfruttate da Giakarta senza un concreto ritorno economico per i residenti. Dopo il fallimento del fragile accordo di pace siglato a Ginevra (Svizzera) nel dicembre 2002, a maggio 2003 è scattata l’offensiva militare per reprimere la ribellione.