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Indonesia: Musulmani e Cristiani Uniti Grazie all’Acqua
È stata l’acqua a unire i musulmani di un villaggio di Giava centrale e un sacerdote cattolico da tempo impegnato nella costruzione di opere per il territorio: da qualche mese gli islamici che si recano in una piccola ‘mushola’ (stanza di preghiera) del villaggio di Wanasri possono compiere la ‘wudhu’, abluzione rituale di purificazione che precede le preghiere, grazie a una pompa collegata a un pozzo artesiano voluto da padre Charles Burrows della congregazione degli Oblati. L'agenzie cattolica di notizie ‘Ucanwes’ riferisce che inizialmente gli abitanti locali, circa 400 famiglie tutte musulmane tranne due protestanti, non sembravano disposti ad accettare un aiuto collegato alla loro sfera religiosa dal sacerdote di origine irlandese, direttore della ‘Fondazione sociale per la promozione delle attività pubbliche’ (Ysbs), impegnata nell’irrigazione ma anche nella costruzione di case e strade. A convincere la popolazione è stato l’imam Latifudin, che davanti a tutti ha definito il religioso suo “padre”, perché da sette anni i due lavorano insieme a vari progetti. “Facciamo in modo di vivere in pace – è stata l’esortazione del capo religioso musulmano – perché anche lui, come noi, vuole ottenere la sua ricompensa davanti a Dio”. Adesso l’acqua proveniente dalle pompe di padre ‘Carolus’ (così è conosciuto nella zona) rifornisce non solo la ‘mushola’ ma anche 35 famiglie del circondario, che sorge in una zona collinare piuttosto arida.