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Indonesia: Governo e Ulema Dicono no a Chiusura Luoghi di Culto Cristiani
Ribadendo che la libertà di religione è un diritto garantito dalla Costituzione indonesiana, il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha ordinato al ministro degli Affari religiosi Maftuh Basyuni e ai capi delle amministrazioni locali di trovare subito una soluzione al problema dei molti luoghi di culto cristiani costretti a chiudere per violenze di estremisti nella città di Bandung nella provincia di Java Occidentale e ha incaricato il capo della polizia nazionale, generale Sutanto, di indagare sui responsabili delle violenze. A favore della libertà di culto per i cristiani e contro le violenze si è espresso anche il Consiglio indonesiano degli ulema (Mui). Sabato 1500 cittadini cristiani e di altre fedi, accompagnati anche da rappresentanti di istituzioni religiose e laiche musulmane, tra cui l’ex- presidente Abdurraham Wahid, hanno inscenato una protesta nella capitale Giakarta contro la chiusura forzata di almeno 23 luoghi di culto nell’arco di due anni, attribuita all'iniziativa di gruppi radicali islamici secondo i quali le ‘chiese’ erano state aperte illegalmente. In Indonesia l’iter burocratico per ottenere l’autorizzazione a costruire una chiesa è molto complesso e i fedeli cristiani organizzano spesso funzioni religiose in casa, negozi o locali abbandonati.