Fervono i preparativi per l’incontro inter-religioso sul triennale conflitto tra musulmani e cristiani nell’arcipelago indonesiano delle Molucche, fissato per i prossimi 6 e 7 febbraio nell’area di Makassar, capoluogo di Sulawesi meridionale (già isola di Celebes). Da Ambon - capoluogo delle Molucche dove il 19 gennaio 1999 sono iniziati i primi scontri – delegati di entrambe le comunità religiose sono già partiti alla volta di Makassar. Tra questi figurano il vescovo di Ambon, monsignor Petrus Canisius Mandagi, il presidente del Sinodo della Chiesa protestante delle Molucche, I.W.J. Hendriks, e padre Agus Ulahaiyanan, del Centro di crisi della locale diocesi cattolica.
In questi giorni si stanno tenendo alcuni incontri informali tra i membri delle varie delegazioni e, per evitare eventuali incidenti, le forze di sicurezza sono già state allertate. Con ogni probabilità il vertice di svolgerà a Malino, località montana a sudest di Makassar. È la stessa in cui lo scorso 19 dicembre cristiani e musulmani si incontrarono per decidere di porre fine al conflitto che in tre anni aveva provocato oltre 2mila vittime nel Sulawesi centrale. Rispetto a quella situazione, sottolineano però fonti missionarie contattate dalla MISNA, il conflitto che per tre anni ha insanguinato le Molucche è molto più complesso e non potrà essere risolto così facilmente. Di ritorno da una recente visita ufficiale nell’arcipelago, il ministro dell’Interno Susilo Bambang Yudhyono ha detto alla stampa che entrambe le parti sono stanche di essere in lotta tra loro e vogliono che tutto questo finisca. Ha però affermato che ci sono "certe forze" costantemente impegnate a prolungare le ostilità. Ha quindi invitato le persone di buona volontà a non disperare, dicendosi convinto che queste forze antagoniste verranno neutralizzate.