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Indonesia, Disordini Durante Celebrazioni Unità Cristiani-Musulmani
Il clima di riconciliazione tra cristiani e musulmani che si torna a respirare ad Ambon (capoluogo dell’arcipelago indonesiano delle Molucche) dopo l’accordo di pace raggiunto a Malino il 12 febbraio scorso è stato offuscato da recenti disordini. Lo riferiscono alla MISNA i padri del Centro di crisi della diocesi cattolica di Ambon, spiegando che i tafferugli sono scoppiati proprio durante una cerimonia di socializzazione iniziata alle 11:00 locali di sabato scorso tra esponenti delle due comunità religiose.
I presenti, circa 3mila, sono partiti dal palazzo del governatore delle Molucche per poi attraversare la città cantando e manifestando la loro gioia per la ritrovata unità. Giunti davanti alla moschea Al-Fatah, però, uno o più ragazzi – “probabilmente istigati da qualcuno interessato a prolungare il conflitto”, commentano i padri del Centro di crisi – hanno cominciato a lanciare sassi contro i motociclisti che accompagnavano la manifestazione. A quel punto si è scatenato il caos: le forze di sicurezza hanno sparato in aria colpi di avvertimento, mentre la gente scappava in ogni direzione. Diverse persone sono rimaste ferite perché urtate dalla folla, colpite da pietre o addirittura raggiunte da pugnalate, mentre alcune motociclette sono state date alle fiamme. I disordini si sono presto estesi ad altre zone del capoluogo. Nel centro commerciale ‘Ambon Plaza’, gestito e frequentato da musulmani, circa 60 clienti cristiani, in maggioranza donne, sono stati trattenuti dagli islamici fino a che, tre ore e mezza dopo, le forze di sicurezza sono giunti a liberarli. Intanto i religiosi di Ambon rendono noto che, durante le manifestazioni del 28 febbraio scorso per celebrare la ritrovata unità tra musulmani e cristiani, si è purtroppo verificato un decesso accidentale. Mentre imbarcazioni di musulmani e cristiani solcavano la baia di Ambon in segno d festa, un uomo, forse ubriaco, è caduto in acqua senza che i suoi compagni se ne accorgessero. Il cadavere è stato poi rinvenuto sulla spiaggia. Il patto siglato a Malino, nell’isola di Sulawesi, intende metter fine a circa tre anni di un conflitto che ha insanguinato gran parte delle Molucche, provocando la morte di almeno 13.500 persone.
I presenti, circa 3mila, sono partiti dal palazzo del governatore delle Molucche per poi attraversare la città cantando e manifestando la loro gioia per la ritrovata unità. Giunti davanti alla moschea Al-Fatah, però, uno o più ragazzi – “probabilmente istigati da qualcuno interessato a prolungare il conflitto”, commentano i padri del Centro di crisi – hanno cominciato a lanciare sassi contro i motociclisti che accompagnavano la manifestazione. A quel punto si è scatenato il caos: le forze di sicurezza hanno sparato in aria colpi di avvertimento, mentre la gente scappava in ogni direzione. Diverse persone sono rimaste ferite perché urtate dalla folla, colpite da pietre o addirittura raggiunte da pugnalate, mentre alcune motociclette sono state date alle fiamme. I disordini si sono presto estesi ad altre zone del capoluogo. Nel centro commerciale ‘Ambon Plaza’, gestito e frequentato da musulmani, circa 60 clienti cristiani, in maggioranza donne, sono stati trattenuti dagli islamici fino a che, tre ore e mezza dopo, le forze di sicurezza sono giunti a liberarli. Intanto i religiosi di Ambon rendono noto che, durante le manifestazioni del 28 febbraio scorso per celebrare la ritrovata unità tra musulmani e cristiani, si è purtroppo verificato un decesso accidentale. Mentre imbarcazioni di musulmani e cristiani solcavano la baia di Ambon in segno d festa, un uomo, forse ubriaco, è caduto in acqua senza che i suoi compagni se ne accorgessero. Il cadavere è stato poi rinvenuto sulla spiaggia. Il patto siglato a Malino, nell’isola di Sulawesi, intende metter fine a circa tre anni di un conflitto che ha insanguinato gran parte delle Molucche, provocando la morte di almeno 13.500 persone.