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Indonesia: Aumenta la Coscienza Ecologica
Cinquantotto persone sono state arrestate nel Sulawesi meridionale, sull’isola di Sulawesi (Cebeles) nella parte centrosettentrionale dell’arcipelago indonesiano, con l’accusa di avrà favorito o effettuato disboscamento illegale, lo riferiscono fonti della locale polizia. Il gruppo include uomini di affari, amministratori locali, agenti delle forze dell’ordine e della forestale. L’ispettore capo della polizia generale Saleh Saaf ha detto che un poliziotto sarebbe già stato licenziato; inoltre Saleh riferisce di aver dato incarico a un certo numero di suoi uomini di indagare sul coinvolgimento dei colleghi nel traffico illegale di legname. La deforestazione si è dimostrata una delle cause principali delle numerose slavine di fango e detriti giù dalle colline in occasione delle tempeste tropicali, che ogni anno causano decine di vittime e centinaia di feriti in Indonesia. Intanto da Jakarta il ministro dell’Ambiente Rachamat Witoelar ha annunciato che nei prossimi giorni sarà resa pubblica una lista di 43 compagnie di vari settori produttivi che non hanno rispettato le ‘buone pratiche’ contro l’inquinamento promosse dal governo. Il ministero ha messo a punto un sistema di valutazione che assegna un ‘bollino nero’ alle aziende che non rispettano gli impegni presi sul piano ecologico, mentre un ‘bollino rosso’ va a chi ricicla i rifiuti ma non secondo gli standard migliori, ‘blu’ e ‘verde’ sono assegnati a chi tratta i rifiuti in maniera sufficiente o adeguata, e infine riconoscimento ‘oro’ per le compagnie con zero emissioni inquinanti. "Se le aziende non sono d’accordo con questa iniziativa si rivolgano direttamente a me – ha detto alla stampa il ministro riferendosi alla ‘lista dei buoni e dei cattivi’ - e gli verranno presentati i dati che dimostrano quanto affermiamo".