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Indonesia, Annunciato Incontro tra Musulmani e Cristiani per Risolvere Triennale Conflitto
Un incontro per cercare di risolvere il conflitto tra musulmani e cristiani iniziato tre anni fa nell’arcipelago indonesiano delle Molucche si svolgerà i prossimi 6 e 7 febbraio nell’area di Makassar (Sulawesi meridionale). Lo ha annunciato il ministro per l’Assistenza sociale dell’Indonesia, Yusuf Kalla, che insieme al ministro dell’Interno Susilo Bambang Yudhyono si è recato nelle Molucche dal 25 al 27 gennaio scorsi proprio in "missione di pace, fraternità ed unità". Al meeting sono stati invitati 25 rappresentanti per ciascuna delle opposte fazioni. È inoltre attesa una delegazione del Mui (Musyarawarah Umat Islam, Incontro della Comunità musulmana) e del Pgi (Persekutuan Gereja-Gereja Kristen Indonesia, Assemblea nazionale delle Chiese cristiane in Indonesia). Dal 19 gennaio 1999, scatenate da un banale litigio tra due persone, le incomprensioni che da tempo covavano tra la comunità cristiana e quella musulmana sono esplose in un conflitto aperto, iniziato ad Ambon e poi gradualmente dilagato in altre parti dell’arcipelago. Si calcola che i morti siano oltre 13.500, mentre più di 500mila persone sono state costrette ad abbandonare la propria terra per cercare rifugio in luoghi più sicuri. In questi anni i cristiani hanno invocato una severa azione di repressione contro i guerriglieri islamici inneggianti al "jihad" (guerra santa), accusati di aver creato o alimentato le tensioni inter-religiose. A loro volta i musulmani hanno più volte chiesto ai governanti di avviare azioni legali contro i separatisti del "Fronte di auto-governo delle Molucche" (Fkm), che sono di religione cristiana ma non sono sostenuti né dalla Chiesa cattolica locale né da quelle protestanti. Nell’estate dell’anno scorso le due comunità sembravano essersi riconciliate, ma negli ultimi mesi ad Ambon è riemersa la violenza. Secondo alcuni esponenti delle autorità locali, è fomentata da un "terzo partito" intenzionato a prolungare artificialmente i disordini per poter continuare a vendere armi e droga.