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India: un Gelato nel Deserto
‘Pistacchio e zafferano’ o ‘Fragola e vaniglia’ ? Ecco la doppia scelta che si presenta a chi vuole provare l’ultima specialità nata per incoraggiare l’economia pastorale nel Rajasthan: il gelato al latte di cammella. Situato nel nordovest del paese, il Rajsthan è uno degli Stati federati indiani più poveri anche per la conformazione geografica che vede buona parte del suo territorio coperto da un rosso deserto, non dissimile da certi panorami africani. Nel distretto di Jaisalmer, segnato dalla siccità, è stato lanciato un progetto biennale per introdurre il consumo di prodotti caseari derivati dal latte di cammella, animali numerosi nella zona perché usati un tempo per le carovane commerciali e ora per i safari turistici. Il gelato viene venduto agli hotels e ai turisti in visita nelle città storiche e nei villaggi nel deserto; “La risposta del pubblico al latte di cammella e al gelato è molto incoraggiante” ha detto Ilse Kohler-Rollefson, coordinatrice del progetto avviato dall’organizzazione tedesca ‘Lega per lo sviluppo dei popoli pastorali’, il cui scopo è finale è sostenere le comunità di pastori e le loro mandrie così che non siano costretti ad abbandonare le attività tradizionali e il loro stile di vita. Negli ultimi 10 anni le mandrie di cammelli del Rajasthan sono calate del 50% scendendo sotto i 400.000 capi perchè, per guadagnare il necessario, i pastori hanno iniziato a vendere le femmine al macello, tenendo i maschi per il trasposto. Il latte di cammella e suoi derivati è un cibo frequente nei paesi del Golfo arabo e in Africa, ma molto meno conosciuto in India. Esso contiene tre volte più vitamina C del latte di mucca, è ricco di ferro, di vitamina B e la sua minore quantità di zuccheri, che gli dà un gusto più amarognolo del latte vaccino, lo rende particolarmente adatto per i diabetici.