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India: Sdegno dei Cristiani per le Affermazioni Blasfeme di Leader Estremista Indù
Estremo sdegno è stato espresso della Conferenza episcopale indiana (Cbci) per alcune affermazioni contro la Sacra Bibbia rilasciate ieri da K. S. Sudarshan, leader del movimento fondamentalista indù Rss (Rashtriaya Swayamsewak Sangh, Organizzazione dei volontari nazionalisti). Della denuncia - alla quale si è associato l’Aicc (All India Christian Council, Consiglio ecumenico delle Chiese cristiane dell’India) - ha dato notizia oggi alla MISNA il corrispondente da New Delhi. La nostra fonte ha spiegato che, su alcuni giornali indiani, sono comparsi resoconti di un incontro religioso organizzato ieri a Amritsar, nel Punjab, durante il quale Sudarshan avrebbe detto che la Bibbia è “rilevante solo per il periodo in cui è stata scritta”. Il nuovo portavoce della Cbci, Babu Joseph, ha definito “totalmente ingiustificate” le parole dell’estremista, ricordando che anche in passato aveva rilasciato simili commenti sul testo sacro ai cristiani. Ha poi sottolineato che le dichiarazioni di Sudarshan non contribuiscono certo a rafforzare i buoni rapporti tra le diverse religioni, ma piuttosto ad aumentare le tensioni già esistenti. In un comunicato diffuso da New Delhi, anche l’Aicc ha bollato come “blasfeme” le affermazioni del capo del Rss. Il segretario generale dell’associazione, John Dayal, ha ricordato che "la buona novella del Salvatore Gesù Cristo è indirizzata a tutta l’umanità, non solo ai cristiani, ed è per l’eternità". Dayal ha rimarcato che la Bibbia è sopravvissuta nei secoli a dispute, eresie, esegesi, analisi e critiche, e si è detto certo che sopravviverà anche agli attacchi degli estremisti indù i quali, in passato, hanno persino cercato di bruciarne delle copie in Gujarat e in altri Stati indiani.