sab, 10 maggio 2025

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India: Schiavitù della Dote Colpisce Ancora

La schiavitù della dote colpisce ancora. L’ultima vittima di questa pratica vietata eppure diffusissima in India - che, nell’ambito di un matrimonio combinato, prevede il versamento obbligato di una congrua dote al futuro sposo da parte della famiglia dell’‘aspirante’ moglie - si chiama Dipalika ed ha visto il proprio matrimonio rovinato dalla fuga del fidanzato con il danaro accumulato fino a quel momento. È accaduto a Uttar Bagundi, villaggio dello Stato del Bengala occidentale, il giorno in cui la giovane stava per convolare a nozze con un ragazzo chiamato Shobhan Burman. Grande è stato lo stupore dei familiari di Dipalika quando, recatisi a casa dell’uomo, si sono resi conto che si era volatilizzato, non dimenticandosi però di portare con sé le 20.000 rupie (357 euro) già incassate, un anticipo delle 50.000 pattuite come dote. La famiglia di Shobhan aveva anche chiesto ai familiari della ragazza gioielli, una motocicletta e oggetti per la casa, che sarebbero stati consegnati allo sposo il giorno della cerimonia. Fortunatamente per Dipalika, la vicenda ha avuto un lieto fine. Dopo una frenetica ricerca, è stato individuato un nuovo sposo nel mucchio di parenti, amici e conoscenti venuti a consolarla. Anzi, sono stati in 7 a presentarsi spontaneamente per chiedere la mano della giovane, che ha finito per scegliere Subrata Mondal, proprietario di un negozio di biciclette. Le nozze sono state celebrate seduta stante. Il padre del fuggitivo ha restituito solo una parte delle 20.000 rupie sottratte dal figlio, ma la neo sposa ha dichiarato che intende dimenticare il passato e vivere felice con il nuovo compagno. Non tutti gli episodi relativi a matrimoni combinati e richieste di dote finiscono in modo altrettanto sereno. In base al codice penale indiano e al ‘Dowry Protection Act’, dal 1961 è divenuto reato "dare, ricevere e chiedere la dote". Ciononostante quasi tutti i matrimoni indiani, che nella stragrande maggioranza sono combinati, comportano la richiesta e l’accettazione di danaro e regali, forniti dalla famiglia della donna poco prima o al momento delle nozze. Se questi non sono considerati sufficienti, durante la vita matrimoniale la moglie può diventare vittima di recriminazioni, maltrattamenti e gravi abusi. Alcuni indiani si sposano quasi esclusivamente per ottenere la dote e finiscono poi per perseguitare le consorti, giungendo in certi casi addirittura al tentato uxoricidio ‘travestito’ da incidente, la cosiddetta ‘dowry death’. L’anno scorso ha fatto scalpore il caso di una coraggiosa 22enne, Nisha Sharma, che poco prima della cerimonia nuziale si era rifiutata di sposare il partner, facendolo addirittura arrestare perché palesemente interessato soltanto al suo patrimonio.

Scheda dettagli:

Data: 10 marzo 2004
Fonte/Casa Editrice: Misna
Categoria:
Sottocategoria:
Biodanza, 5Ritmi, Danze sacre e altre

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