È stata rilasciata quest’oggi su cauzione, alle 16:00 locali, suor Bridhi Ekka, della congregazione delle Orsoline, arrestata il 18 luglio scorso dalla polizia di Ambikapur (Stato di Chattisgarh, India centrale) e condannata a sei mesi di prigione per aver convertito alcuni indù al cristianesimo. Lo riferiscono fonti della MISNA, le quali spiegano che la 58enne religiosa è potuta tornare libera dopo che l’Alta Corte di Bilaspur (settore orientale del Chattisgarh) ha dato disposizione al tribunale distrettuale di Ambikapur di concedere alla suora il rilascio su cauzione. L’incaricato diocesano della Pastorale scolastica di Ambikapur, padre Xavier Ekka, ha riferito alla MISNA che erano in pochi ad attendere la religiosa all’uscita di prigione, perché la diocesi non intendeva scatenare troppo clamore intorno all’evento. La comunità cristiana locale ha espresso estrema soddisfazione per l’avvenuto rilascio. Sette giorni fa la corte di appello di Ambikapur aveva confermato un verdetto emesso il 22 gennaio 1988 contro la suora e contro un gesuita, padre Louis Berge. I due erano stati ritenuti colpevoli di aver convertito 94 indù provenienti da 19 famiglie del villaggio di Maheshpur, sempre nel Chattisgarh. Padre Berge è deceduto il 29 aprile 2001. Stando a testimonianze raccolte dalla MISNA, in realtà suor Ekka nell’88 aveva parlato con un costruttore che si serviva di manodopera locale, chiedendogli di essere più sollecito nei pagamenti quotidiani alle donne del villaggio. Poco dopo l’uomo si era recato presso la stazione di polizia ed aveva sporto denuncia contro la suora. Nello Stato di Chattisgarh, nato oltre un anno fa in seguito a una separazione amministrativa dal Madhya Pradesh, vige una legge che proibisce la conversione delle persone da una religione all’altra senza un permesso da parte dell’amministrazione locale.