Sono salite a 786 le vittime di inondazioni, frane e smottamenti causati dalle piogge monsoniche che si stanno abbattendo in questi giorni nello Stato occidentale indiano di Maharashtra e in particolare nella metropoli Mumbai (ex Bombay). Secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità statali di polizia, i deceduti sono 273 a Mumbai, città di circa 15 milioni di abitanti che è rimasta in buona parte paralizzata dalle inondazioni, e 513 in altre parti dello Stato, ma il bilancio potrebbe ancora aumentare. Particolarmente colpito un piccolo villaggio nel distretto di Raighad, dove almeno un centinaio di persone è stato spazzato via dalla furia delle acque. Secondo la stampa locale, la situazione in queste ore a Mumbai, capitale finanziaria dell’India e sede dell’industria cinematografica di ‘Bollywood’, sembra essere in via di miglioramento e i servizi pubblici avrebbero ricominciato a funzionare, ma i danni restano gravi. Per il primo ministro indiano Manmohan Singh, che ieri ha sorvolato in elicottero la zona del disastro dicendosi “profondamente rattristato per l’umana tragedia”. Oltre agli esseri umani, il maltempo ha colpito anche il settore agricolo, uccidendo, secondo stime ufficiali, 76.000 animali e rovinando 700.000 ettari di raccolti, oltre a provocare danni a 283.000 abitazioni