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India: i Media Ecclesiastici Dovrebbero Concedere più Attenzione ai Fuoricasta Indiani
I media cristiani dovrebbero prestare più attenzione ai dalit, i fuoricasta indiani. Lo sostiene il Pclm (Movimento di liberazione dei cristiani poveri), che ha sede a New Delhi e rappresenta i molti milioni di dalit convertiti al cristianesimo. In una lettera aperta diffusa nei giorni scorsi, il presidente del Pclm, R. L. Francis, sostiene che, mentre i quotidiani laici non mancano di affrontare le questioni relative ai fuoricasta, i media cristiani non riescono ad ottenere gli stessi risultati. In particolare Francis fa riferimento alla ‘Dichiarazione di New Delhi in 10 punti’, documento emanato dalla sua organizzazione il 19 giugno scorso e ampiamente ripreso dai mezzi di comunicazione laici, mentre quelli cristiani, a suo dire, non gli hanno attribuito la necessaria importanza. Nella Dichiarazione era contenuto un attacco contro la Chiesa cristiana, accusata di ignorare le richieste dei dalit. All’epoca il vice segretario generale della Conferenza episcopale indiana aveva immediatamente replicato, ricordando come la Chiesa avesse combattuto e continuasse a combattere per i diritti di questi emarginati. Fonti della MISNA sottolineano come i vertici ecclesiastici siano scontenti del modo in cui il movimento ha recentemente manifestato il proprio dissenso nei confronti della Chiesa. Alcuni leader cristiani arrivano a ipotizzare che, pur dichiarandosi un’organizzazione indipendente, il Pclm sia in realtà direttamente o indirettamente finanziato dagli estremisti indù, interessati a mettere i dalit cristiani in contrasto con le gerarchie ecclesiastiche