Sono salite a 910 le vittime di inondazioni, frane e smottamenti causati dalle piogge monsoniche che da giorni si stanno abbattendo nello Stato occidentale di Maharashtra e in particolare nella metropoli Mumbai (ex Bombay), mentre le autorità indiane hanno calcolato che potrebbero essere in tutto oltre 20 milioni le persone danneggiate in modo diretto o indiretto dal maltempo. Durante il fine-settimana i soccorritori hanno recuperato un centinaio di cadaveri, morti per annegamento, travolti da frane o a causa di cortocircuiti elettrici, ma già nelle prime ore di ieri le piogge hanno ricominciato ad abbattersi sulla regione, soprattutto su Mumbai, rendendo difficili le operazioni di salvataggio e pulizia dei detriti, oltre alla distribuzione di cibo ai residenti. Al momento almeno un terzo della metropoli di circa 15 milioni di abitanti, capitale finanziaria dell’India, è quasi del tutto paralizzata, con alcune zone sott’acqua, i trasporti pubblici fermi e le scuole che sono state costrette a chiudere di nuovo. I cittadini sono stati sollecitati a rimanere dentro le proprie case, anche perché i meteorologi sostengono che nuove, pesanti piogge si abbatteranno nella zona nelle prossime 48 ore. Le autorità civiche, intanto, hanno inviato operatori sanitari nelle aree più colpite per distribuire disinfettanti e medicinali, in modo da evitare la diffusione di eventuali epidemie.